Triestina bella e beffata a Pescara

Alabardati costretti ai supplementari da un rigore fantasma al 90'. Poi arriva la sconfitta per 5-3 e l'eliminazione dalla Coppa Italia

PESCARA. La Triestina esce di scena dalla Tim Cup Coppa Italia ma a Pescara va davvero a un soffio dall’impresa. Viene costretta ai supplementari finiti 5-3 per il Pescara solo da un rigore fantasma assegnato dall’arbitro al 90’.

Si è trattato di una partita rocambolesca con un primo tempo tipico di un confronto quando una delle squadre in campo è allenata da Zeman. In 45 minuti quattro reti fatte e altrettante annullate. Aquaro a segno dopo quattro minuti di testa e poi la reazione degli abruzzesi che per tre volte si vedono annullare conclusioni a segno e poi, al quarto tentativo, trovano il pareggio con Pettinari. Il Pescara si porta avanti con Bruggman ma la Triestina è brava a replicare pareggiando con Arma (cui era stata annullata una rete) poco prima della fine del primo tempo.

Emozioni anche nella ripresa, con la Triestina che va in vantaggio sul 3-2 ancora con Rachid Arma (l’ex Pordenone si dimostra un acquisto azzeccato) al 75’ dopo che in precedenza era stato allontanato il tecnico alabardato Giuseppe Sannino.

E proprio quando l’Unione sembra avere in tasca ormai un clamoroso successo, al 90’ l’arbitro assegna un calcio di rigore al Pescara tra le proteste alabardate. Il figlio d’arte Ganz trasforma dal dischetto rinviando il verdetto ai tempi supplementari.

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