Triestina, assalto a Gubbio per segnare una svolta

TRIESTE Quella di Piacenza non è stata la prima volta che quest’anno la Triestina ha vinto e fatto sperare di aver finalmente dato una svolta alla stagione. Basti pensare ai successi interni con Padova e Sudtirol, o a quelli in trasferta a Pesaro e a Fermo.
Il problema è che in questo campionato l’Unione non ha mai trovato continuità, è stato tutto un susseguirsi di improvvisi picchi e rovinosi capitomboli. La missione, all’inizio di questo tour de force di tre partite in sei giorni, era proprio quella di sfruttare la settimana intensa per tentare il rilancio. E la squadra di Carmine Gautieri ha iniziato il compito nel migliore dei modi, espugnando Piacenza con una prova convincente.
Ma adesso deve continuare, a partire dalla sfida di oggi in casa del Gubbio (inizio ore 18, arbitra Gariglio di Pinerolo), valevole come recupero della prima di ritorno, rinviata lo scorso dicembre per il famoso sciopero della Lega Pro.
Il successo di lunedì sera ha dato fiducia e autostima agli alabardati, ma il primo errore da evitare è quello di guardare la classifica. È vero che il Gubbio è nelle retrovie della classifica (ma attenzione, deve ancora giocare gli ultimi 11 minuti della partita sospesa a Verona, dove stava vincendo contro la Virtus) ma ogni giornata è piena di risultati che non rispecchiano certamente la classifica delle contendenti. E ogni campo di serie C è una sorta di piccolo inferno dal quale uscire con i punti non è impresa facile. Però è anche vero che, dopo aver trovato un successo prestigioso, la Triestina ora deve innestare il turbo. L’occasione è ghiotta, perché poi seguiranno due match al Rocco contro Cesena e Virtus Verona e un eventuale filotto sarebbe un toccasana per la classifica.
Peccato che alla sfida odierna di Gubbio l’Unione arriva in emergenza difensiva: niente da fare infatti per i due terzini Formiconi ed Ermacora, usciti per infortunio a Piacenza e non ancora recuperati. Si spera di averli per domenica contro il Cesena, almeno il secondo. Oggi toccherà dunque a Scrugli e Frascatore (con Lambrughi e Malomo in mezzo), a meno che Gautieri non voglia riesplorare soluzioni viste in passato come Lambrughi terzino sinistro o, più raramente, Steffè terzino destro.
Ma fra i convocati, oltre a Formiconi e Ermacora, non c’è neppure Costantino, ancora acciaccato dopo il malanno dello scorso weekend. Certo, se la partita si giocasse una settimana dopo quella di Piacenza, probabilmente Gautieri per il resto riconfermerebbe l’intera formazione. Ma si torna in campo a nemmeno 72 ore di distanza e dopo altri due lunghi viaggi, inoltre domenica c’è un altro match alle 15 al Rocco contro il Cesena.
Le scelte insomma vanno viste in quest’ottica e pertanto, pur nella probabile conferma del 4-3-3, è possibile che già oggi ci sia un po’ di turnover dalla cintola in su. Rispetto a Piacenza potrebbe rifiatare almeno una mezzala per far posto a Giorico o Steffè, mentre in avanti Mensah potrebbe prendere il posto di un esterno. Anche Granoche potrebbe rimpiazzare Gomez.
Di sicuro, poi domenica si ricambia qualcosa per conservare freschezza. E occhio anche ai diffidati, che sono ben sei: Formiconi (che oggi però non ci sarà), Scrugli, Malomo, Granoche, Maracchi e Procaccio. —
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