Triestina, a Salerno prova senza appello
Sul campo dell’ultima Arrigoni cerca di invertire il trend negativo

Daniele Arrigoni
TRIESTE.
Vincere. Per la Triestina impegnata questa sera (20.45) sul campo dell’ultima della classe è un imperativo categorico. Non solo per dare ossigeno a una classifica sempre più magra ma soprattutto per verificare se la scelta improvvisa e in parte inaspettata della società di liquidare Somma è stata azzeccata.
Se non ci fossero state le sconfitte casalinghe con Frosinone e Piacenza l’Unione si sarebbe presentata all’Arechi con meno patemi e con Mario Somma sulla panchina. Adesso l’emergenza deve essere gestita da Daniele Arrigoni. Una vittoria o quantomeno un risultato positivo al termine di una prova convincente spianerebbero la strada, comunque in salita, al nuovo timoniere alabardato.
L’occasione per rialzare la testa è di quelle che capitano una sola volta. La Salernitana, affidata all’esperienza del vecchio leone dell’alabarda Ersilio Cerone (che fa da tutor a Grassadonia) e a Nicola Salerno, ha vissuto una settimana di pesante contestazione da parte del suo pubblico. Ma quel che più conta è che i campani sono desolatamente ultimi in classifica (soltanto tre le vittorie in casa) e la loro speranza di acciuffare la salvezza è ridotta al lumicino. Non è che, a guardare i numeri la Triestina stia meglio. L’Unione ha racimolato solo quattro punti nelle ultime nove gare. In questo periodo terribile ha sempre perso in trasferta (dove non ha mai vinto) e l’ultimo punto racimolato lontano da Trieste risale al pareggio ottenuto a Brescia (2-2) il 7 novembre.
A differenza della Salernitana tuttavia i dirigenti dell’Unione hanno dato segnali di reazione. Prima apportando sensibili novità tecniche (partenza di Agazzi a parte) nella rosa con il mercato di riparazione e poi avventurandosi nel cambio di conduzione della squadra. Un elettrochoc che dovrebbe avere l’effetto di rianimare una squadra depressa. Arrigoni appare intezionato a giocarsi fino in fondo la chance che gli offre il calendario. Ieri ha rodato in Campania la squadra e oggi dirigerà un’altra rifinitura. Ma già nel corso della settimana si è visto che l’ex allenatore del Bologna ha deciso di abbandonare quel modulo con cinque uomini votati alla difesa con il quale Somma si è giocato il posto.
Le novità dovrebbero essere il reintegro di Gissi davanti alla difesa (dopo l’era Gotti l’ex Treviso al massimo si è accomodato in panchina) e l’utilizzo a sinistra di Colombo (Sabato è ancora infortunato). D’Aversa avrà il compito di dirigire le manovre a centrocampo mentre il terzetto alle spalle di Godeas promette vivacità con Testini a sinistra, Pasquato al centro con facoltà di agire più in fase offensiva e il peperino Siligardi a destra (stante l’indisponibilità di Tabbiani). Arrigoni ha comunque a disposizione anche due jolly come Pit a sinistra e Pani per la mediana.
La Salernitana ha non pochi problemi anche sul fronte formazione e soprattutto il duo Grassadonia-Cerone sembra orientato a lasciare in panchina due giocatori di fama come Cozza e Caputo. A contrastare gli alabardati ci saranno invece gli ex Kyriazis, Soligo e Fava. All’andata al Rocco, pur con fatica, la Triestina regalò l’ultimo sorriso a Gotti. Chissà se questa sera Arrigoni potrà sorridere per la prima volta.
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