Trieste va a Recanati per capire quanto vale DIRETTA TWITTER

Basket A2 Est, i biancorossi alle 18 in casa della cenerentola che non può più permettersi di stare al palo: per batterla ci vogliono giudizio e personalità
Foto BRUNI 16.10.15 Basket Serie A2 Est : Pallacanestro TS-IMOLA--Zahariev
Foto BRUNI 16.10.15 Basket Serie A2 Est : Pallacanestro TS-IMOLA--Zahariev

TRIESTE. Seconda trasferta di campionato per la Pallacanestro Trieste, che oggi alle 18 torna a giocare a Recanati, dove manca dalla primavera 2012, dal primo turno di playoff di B1 che si conclusero con la promozione di Trieste in A2. Quattro sono i reduci di quei match: Traini e Pierini (quest’ultimo in forse per oggi) da una parte e Dalmasson e Coronica dall’altra.La differenza della trasferta di oggi rispetto alla prima, è che se a Mantova bisognava dare segni di risveglio dopo la “bambola” contro Verona, oggi i biancorossi devono dare conferma delle potenzialità mostrate contro Imola e Fortitudo Bologna. La similitudine è che anche questa a casa Leopardi è una partita estremamente complicata. Perchè i padroni di casa sono in situazione molto delicata, sono ancora al palo dopo 4 partite e serve assolutamente una vittoria per non perdere il contatto con la classifica. Oggi, per loro, c’è già lo spartiacque. Brutti clienti... È vero, finora hanno perso sempre. Ma sempre per pochi punti e sempre giocandosela fino alla fine.

Dunque, assetto antisommossa per i biancorossi. «Prima di valutare gli aspetti tecnici del match, Recanati punterà molto sull’aspetto agonistico puro, perchè ha la necessità di rompere il digiuno e chiudere la serie negativa - spiega il tecnico triestino Eugenio Dalmasson -. E noi, sotto quest’aspetto, dovremo mettere la stessa intensità delle ultime due partite, se vorremo portare il match dalla nostra parte. Senza avere la frenesia di farlo da subito, ma con l’idea di tenere botta fino alla fine: all’inizio i nostri avversari saranno prontissimi atleticamente e con ritmo alto, ma se col passare dei minuti riusciremo anche noi a tenere alto il ritmo e restare attaccati alla partita, qualche certezza gliela togliamo ulteriormente».

Il giusto approccio come arma primaria, indubbiamente. Ma anche dal punto di vista squisitamente tecnico-tattico qualche buona carta da giocare Trieste ce l’ha. Il gioco nelle aree, innanzitutto. Perchè Recanati, che non dispone di un centro vero, fa grande fatica con Lawson e Pierini a usare il pitturato. Quindi l’esperienza di Canavesi, la fisicità di Pipitone e Landi e l’esplosiva verticalità di Parks potrebbero essere dominanti. «Sicuramente contro squadre con centri forti Recanati finora ha sempre sofferto - concorda Dalmasson -. Ma noi dobbiamo essere bravi a sfruttare le nostre chance e non è così scontato».

Direttamente a ruota, il controllo dei tabelloni. «Chiaro che il controllo dei rimbalzi può essere per noi fondamentale. Come si è visto contro Imola e Bologna, avere il predominio delle plance ci permette di distenderci in contropiede e dare velocità al gioco, che sta diventando una nostra caratteristica. Però - fa notare il coach - Recanati finora ha catturato più rimbalzi di noi (148 a 141, ndr)». Altro aspetto: Adam Sollazzo, appena ingaggiato, gia a Treviglio, sette giorni fa, è stato da solo mezza Recanati: punti, rimbalzi, assist. Oggi, con una settimana in più di inserimento, sarà ancora più importante. Ma sarà così anche un punto di riferimento per Trieste: isolare lui, vorrà dire occludere pesantemente le fonti del gioco marchigiano.

All’appuntamento Trieste si presenta al gran completo e con una discreta settimana di lavoro alle spalle. Primi giorni ancora sotto l’effetto della sbornia con Bologna, ultimi due allenamenti di gran qualità per intensità e concentrazione.

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