Trieste: corsa della Bora per 700 da San Dorligo a Sistiana

TRIESTE. Inizia il conto alla rovescia per la prima edizione della S1 Trail, la Corsa della Bora, in programma il 6 gennaio 2016. Da Muggia a Sistiana, 53km di corsa su sentieri in natura per omaggiare la ventosa Trieste. Questa inedita e spettacolare gara di trailrunning percorrerà su due distanze tutto l’arco del ciglione carsico triestino, in un alternarsi di paesaggi che ben rappresentano la varietà dell'ambiente locale: dai ghiaioni quasi dolomitici sopra San Dorligo, agli spettacolari scorci sul mare che accompagneranno l'arrivo a Porto Piccolo. L'itinerario completo della corsa riprende grossomodo i vecchi sentieri dei contadini e dei pescatori, quelli che costituivano l'originario CAI 1. Ma ci sono anche un'alternativa non competitiva, la “S1 half”, di 21km, e la “S1walk”, rivolta a un pubblico piu` vasto, con la possibilità di fare parte del tracciato a piedi, rifocillandosi nei vari punti ristoro previsti lungo l'itinerario e con a disposizione delle navette di collegamento (servizio da prenotare). Nei ristori, atleti e pubblico potranno gustare cibo locale, dal prosciutto cotto alla jota, dalle carsoline all'olio extravergine d’oliva appena franto all’Antico Frantoio di Dolina.
I corridori della lunga partiranno dal Duomo di Muggia e avranno modo di scaldarsi per poi affrontare i passaggi impegnativi della Val Rosandra e della ripida salita sull’Altopiano Carsico, mentre per la S1 half la partenza è prevista da Opicina. I due percorsi - impegnativi ma senza difficoltà o pericoli - sono rivolti non solo a chi corre ma pensati anche a chi vuole assistere alla corsa o fare una lunga passeggiata con degustazioni nei punti di supporto lungo il tracciato.
La manifestazione, organizzata da Asd SentieroUno, con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia, di Turismo FVG, della Provincia di Trieste e dei Comuni di Trieste, Muggia, San Dorligo della Valle e Duino Aurisina, non vuole essere solo un appuntamento sportivo ma anche una proposta per la valorizzazione del territorio, in un'ottica di destagionalizzazione turistica. Con un occhio vigile e attento al rispetto dell'ambiente e alla tutela dei sentieri attraversati, in particolar modo nella Riserva Naturale della Val Rosandra. L'iniziativa è stata subito premiata con un inaspettato boom di iscrizioni, bloccate dagli organizzatori a quota 700 per non sovraccaricare l'apparato gestionale e per rispettare i limiti di sicurezza, garantiti dal prezioso apporto di numerosi volontari di CAI, Soccorso Alpino, dell'Associazione Carabinieri Volontari e della Protezione Civile.
Cristina Favento
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