Tour, Froome si veste da marziano

ROMA. Chris Froome sempre più un marziano alla Grande Boucle. Il britannico mette il sigillo alla vittoria finale, mentre Fabio Aru continua la sua rimonta e ora punta dritto al podio. Se infatti il trionfo finale sugli Champs-Elysees non sembra proprio in discussione, si riapre invece la lotta per il secondo e terzo posto. Nella cronoscalata di Megeve, vinta da padrone dalla maglia gialla, lo scalatore di Villacidro compie una grande impresa piazzandosi terzo a 33 secondi da Froome e dietro soltanto all'olandese Tom Dumoulin e guadagnando un'altra posizione in classifica scavalcando lo spagnolo Alejandro Valverde.
Al termine della tappa Aru si è complimentato con i suoi compagni dell'Astana e soprattutto con Vincenzo Nibali. In classifica ora è settimo: Froome è sempre più lontano (a 6'08”), ma è invece a meno di due minuti dal podio (il terzo, il britannico Adam Yates, ha 1'52” di vantaggio) e anche il secondo, l'olandese Bauke Mollema, non è troppo distante, con soli 24 secondi di vantaggio su Yates. «L'importante - aggiunge Aru - è continuare così. Non mi piace molto parlare, adesso penso solo a pedalare».
Froome come al solito ha strabiliato tutti centrando la vittoria numero sette al Tour eguagliando il record del 2012. Doumulin, a lungo in vantaggio, è stato superato alla fine solo da Froome, che ha percorso i 17 km della frazione da Sallanches a Megeve 21 secondi più veloce. Aru assieme a Richie Porte ha accusato un ritardo di 33 secondi. Ancora una tappa da dimenticare per Nairo Quintana, che ha perso un altro minuto e adesso è quarto a 4'37” dalla maglia gialla.
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