Torneo delle Nazioni alla Slovenia
GRADISCA D'ISONZO Una solida Slovenia iscrive per la seconda volta nella storia il proprio nome nell'albo d'oro del Torneo delle Nazioni (la terza considerando anche il "Nereo Rocco"). L'affermazione nella finale del Mundialito contro il Giappone per 2-1 arriva grazie a due gol da antologia del gioiellino Mutavcic, ma è tutto il collettivo d'oltreconfine a impressionare positivamente: organizzata dietro, frizzante in avanti specie con i suoi rapidissimi esterni. Per i baby del Sol Levante un risveglio tardivo e soprattutto troppa sterilità in avanti. Slovenia schierata con un 4-2-3-1 nel quale Prelec è il riferimento avanzato, con il brevilineo Nikolovski in posizione di trequartista e gli esterni alti Simic e Mutavcic ad aggredire le corsie laterali. Nipponici con un quadrato 4-4-2: il tandem avanzato è composto da Browne e Nishikawa, il capitano Sehata e Matsumoto in cabina di regia. Primo sussulto al 5': Simic fugge sulla destra, converge sul sinistro ma viene murato dalla difesa asiatica; sugli sviluppi prova a prendere in controtempo Takayama, sulla cui respinta Mutavcic non riesce a incrociare il tap-in. Gli sloveni sembrano piu' padroni del campo, ispirati dalla rapidità di Nikolovski e dagli spunti di Simic sulla destra: al 7' deve ancora uscire basso Takayama. Il Giappone, ordinato ai limiti del compassato, si vede per la prima volta al 9': bello spunto sulla destra di Nishikawa, Yamamoto non arriva all'appuntamento sul palo lungo. Col passare dei minuti la formazione del Sol levante guadagna metri, ma pecca troppo spesso in fase di rifinitura. La grande chance per passare arriva al 24': Sehata manda in profondità Nishikawa, che salta il suo diretto avversario ma è bravo Gril a dire no in uscita bassa. Poco dopo il regista dei nipponici prova a fare da sé: sulla conclusione mancina dal limite a mezza altezza blocca in presa plastica Gril. Nel suo momento peggiore, la Slovenia trova invece il vantaggio prima del riposo: un break a centrocampo innesca Mutavcic, che è lestissimo ad accentrarsi e trovare un precio destro di giro che non lascia scampo a Takayama. Il talento sloveno si ripete al 7' della ripresa con un'altra perla che segna la sfida: bella azione corale al limite dell'area con Prelec che allarga per Mutavcic, bravissimo a inventarsi di piattone il pallonetto che fa secco per la seconda volta Takayama. Per i tramortiti asiatici prova a suonare la carica Yamamoto, ma il suo destro termina alto non di molto. Ancora generosamente in avanti, ma sterili, i giapponesi vanno vicini al gol con Kuribara escato dalla destra da Oda, ma Gril è ancora attento. Il ct Moriyiama si gioca il tutto per tutto passando a una sorta di 3-3-1-3 che spariglia le carte. Il Giappone riapre la gara con la zampata di Kuribara, servito nel cuore dell'area da una caparbia combinazione fra Iwai e Yamazaki, scatenati a sinistra. E' in particolare quest'ultimo a cambiare letteralmente volto alla gara con le sue sortite: al 25' ci prova dai 25 metri, blocca in volo Gril. La Slovenia ci prova di rimessa, e va vicina a fare male per due volte, con Kukovec e il sempre attivo Simic, ma manca il killer instinct.Chiude invece quinta l'Italia del ct Antonio Rocca dopo il secco 4-0 rifilato agli Usa nella finalina di consolazione.
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