“Toio” Russo superosservatore all’Inter

Prestigioso incarico a 74 anni. Ha la fiducia di Mazzarri

«Sono strafelice, mi sembra di camminare sulle nuvole. Ricevere un incarico del genere alla mia età, rappresenta una grande soddisfazione personale». Le parole sono di Vittorio Russo e l’età di cui parla sono i 74 anni che porta con grande eleganza sulle spalle: in passato allenatore di Pro Gorizia, Monfalcone e Triestina (con tanti anni soprattutto nel settore giovanile) e reduce da due esperienze recenti in serie A (scoperta in pratica alla soglia della settantina), prima nella Sampdoria come vice di Mazzarri e poi a Livorno come tutor di Ruotolo, adesso l’ex tecnico alabardato è chiamato a una nuova prestigiosa avventura.

Mentre alla sua età in tanti pensano a mettersi in pantofole sul divano davanti alla tv, Vittorio Russo ha appena ricevuto un prestigioso incarico che lo porterà a viaggiare moltissimo: giovedì infatti ha firmato un contratto con l’Inter, assumendo il ruolo di osservatore per la prima squadra per il settore scouting e reclutamento dei giocatori over 18. Di cosa si tratta? In pratica Russo relazionerà continuamente su quei calciatori sopra i 18 anni che l’Inter ha mandato a giocare in altre squadre in prestito o in comproprietà.

Già adesso, gli interessati sono quasi una ventina distribuiti fra Cittadella, Padova, Bologna, Livorno e perfino Portogallo, giusto per citare solo alcune realtà. Ma con tutto il movimento giocatori che ci sarà in agosto e fino a fine mercato, la lista di giocatori da osservare alla fine sarà lunghissima.

Russo andrà a vedere questi giocatori e porterà le sue relazioni al direttore dell’area tecnica Marco Branca e al direttore sportivo Piero Ausilio, che poi le utilizzeranno in sede di mercato per decidere se continuare a puntare su un determinato giocatore o meno. Naturalmente lo zampino in tutto questo ce l’ha messo il nuovo allenatore dell’Inter Walter Mazzarri, che aveva avuto come vice Russo ai tempi della Sampdoria, rimanendo evidentemente molto soddisfatto dal lavoro svolto dal tecnico triestino, tanto da spendere il suo nome anche in casa nerazzurra. Prima una chiamata nel ritiro di Pinzolo per definire la proposta, quindi l’ufficialità dell’incarico arrivata l’altro ieri.

Un incarico che porterà Russo a viaggiare moltissimo, a dispetto dell’età: «E io sono felice di andare tanto in giro. C’è forse qualcuno che pensa che agli anziani non piace viaggiare o magari prendere gli aerei? A parte tutto, questo per me è un grande attestato di stima, una nomina che mi riempie di gioia. Perché come dicevo, ricevere un incarico del genere alla mia età, significa che si è fatto un certo percorso e che quel percorso è stato fatto con impegno e grande serietà, altrimenti la stima di una grande società come l’Inter non arriva».

Antonello Rodio

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