Tito e Bruno: «È una sorpresa Anche i giovani ricordano papà»

Foto BRUNI TRieste 14.05.12 Mostra Nereo Rocco-Inaugurazione e vernice coi VIP-Tito e Bruno Rocco
Foto BRUNI TRieste 14.05.12 Mostra Nereo Rocco-Inaugurazione e vernice coi VIP-Tito e Bruno Rocco

TRIESTE. Tutti d’accordo: il Paròn è il Paròn, nella storia della Triestina conserva un ruolo basilare e fondamentale, e non è un caso se gli è stato intitolato lo stadio. Ma con un sondaggio via web fatto tra il 2018 e il 2019, c’era il rischio che le nuove generazioni si dimenticassero di lui fra i vari clic e le preferenze con giocatori più recenti e dalle gesta maggiormente impresse nella memoria. E invece, per fortuna, non è successo. Nereo Rocco occupa infatti il terzo posto nella classifica dell’Alabardato del secolo, segno che la sua fama negli anni non perde fulgore. E di questo non possono che esserne contenti i figli, Tito e Bruno Rocco, soddisfatti e in un certo senso sorpresi dal fatto che il padre Nereo sia arrivato al terzo posto e che in tanti si siano ricordati di lui: «Ringrazio il 14 per cento che ha votato per mio padre – afferma Tito Rocco – sinceramente è stata una piacevole sorpresa perché va bene che si tratta di una cosa importante come il centenario, ma lui è del lontanissimo 1912. Significa che evidentemente anche le nuove e medie generazioni si ricordano di lui, vuol dire che ha lasciato un grande segno positivo. Tra l’altro volevo sottolineare che la mostra del centenario è davvero bella, sono stato a festeggiare pure il Capodanno. Finalmente, dopo tanti anni bui, abbiamo una società davvero seria». Esprime la sua soddisfazione anche Bruno Rocco: «Devo dire la verità, dopo tanti anni francamente non pensavo che in tanti votassero mio padre: è stata una bella sorpresa e un grande piacere vederlo al terzo posto. Vuol dire che si è comportato bene, ha fatto tante belle cose e in tanti si sono ricordati di lui anche per questo. Complimenti tra l’altro a chi ha organizzato le tante iniziative della mostra che è molto bella: si danno tanto da fare e c’è un programma molto ricco e interessante». —

A.R.

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