Tesser sulla vittoria della Triestina contro la Clodiense: «Nell’intervallo ho chiesto di giocare di più»

Il tecnico alabardato spiega alcune correzioni prese per il secondo tempo vincente: «Fiordilino ci ha dato qualità e può fare l’interno. Bravo Jonsson»

Antonello Rodio
La concentrazione di Tesser
La concentrazione di Tesser

Certe partite si possono vincere anche nell’intervallo, se un allenatore sa cambiare una gara. È quanto successo sabato 4 gennaio all’Unione, che dopo un primo tempo problematico, nella ripresa ha dominato la Clodiense.

Tutto grazie ad alcune correzioni portare in corsa da mister Tesser, che però non dimentica il primo tempo: «Abbiamo incontrato più di qualche difficoltà, ma anche per merito loro: tenevano il campo bene, erano stretti e hanno corso tanto. Noi inoltre abbiamo giocato poco, tentavamo spesso palle lunghe senza trovare spazi in mezzo al campo. È stato un primo tempo equilibrato, da pareggio: non una bella partita sull’aspetto tecnico, ci sono stati intensità e agonismo, ma meno qualità». Poi la svolta, con una Triestina tornata in campo trasformata. «Nell’intervallo - spiega Tesser - ho chiesto di giocare di più, l’ingresso di Fiordilino ci ha dato più qualità, inoltre ho messo El Azrak un po’ verso l’esterno per creare superiorità numerica. Così siamo riusciti a prendere possesso della loro metà campo, siamo partiti forte e con grande intensità, li abbiamo messi là e hanno fatto più fatica a ripartire. Poi abbiamo fatto il gol e da lì siamo stati padroni del campo. Perché non lo abbiamo fatto nel primo tempo? Ci servono più sicurezza e tranquillità, ma le tensioni della classifica ci sono e quando c’è l’obbligo di fare bene è difficile». Poi Tesser spende delle parole per tre singoli. Il primo è Fiordilino, confermando che può convivere con Correia: «Fiordilino ha giocato da interno tante volte e al momento lo preferisco così. La condizione la deve ancora trovare, ma lo farà giocando. E poi ha qualità e personalità, un aspetto di cui questa squadra è carente». Il secondo è Jonsson, che dopo l’infortunio a Germano ha giocato terzino: «A Jonsson devo fare i complimenti: lui è un centrocampista, ma ne ho tanti e in allenamento si adatta a fare l’esterno. Ma chi si allena con applicazione come lui sa fare tante cose, ha la mentalità giusta per fare il calciatore, si è applicato e ha fatto molto bene. Certo ora c’è emergenza in quel ruolo per cui mi aspetto qualche arrivo. La scelta iniziale di Attys? Ha lavorato bene in settimana e volevo dare più fisicità e spinta in mezzo al campo». E infine un commento su Udoh: «Lui è bravo ad attaccare la profondità, è dinamico e quando ci sono spazi più ampi può darci un grosso contributo. Poi i gol in C li ha sempre fatti». —

 

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