Tennistavolo, per il triestino Parenzan un anno da incorniciare: «Ma voglio dare di più»
Il fenomeno del tennistavolo paralimpico azzurro ha ricevuto, per la seconda volta in carriera, il Collare d’Oro al Merito Sportivo, massimo riconoscimento dello sport italiano assegnato ai vincitori di ori olimpici e titoli iridati
![Il campione paralimpico Matteo Parenzan](https://images.ilpiccolo.it/view/acePublic/alias/contentid/1g0fakh1kfb1l0zbgkv/0/matteoparenzanallafinaledelleparalimpiadidiparigi20242.webp?f=16%3A9&w=840)
L’ennesimo riconoscimento ricevuto al termine di un 2024 che l’ha definitivamente, già, consacrato tra i grandi dello sport paralimpico italiano di tutti i tempi.
Nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma il fenomeno del tennistavolo paralimpico azzurro Matteo Parenzan ha ricevuto, per la seconda volta in carriera, il Collare d’Oro al Merito Sportivo, massimo riconoscimento dello sport italiano assegnato ai vincitori di ori olimpici e titoli iridati.
«Ricevere tra le mani nuovamente questo premio – racconta il 21enne portacolori del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (Gspd – è stata un’emozione incredibile e la conferma del percorso straordinario che io, assieme a chi mi sta vicino dentro e fuori dalla palestra, ho percorso. Se ripenso a due anni fa, quando ricevetti il primo Collare, e ai risultati raggiunti a oggi mi vengono i brividi».
Il 6 settembre scorso, di fronte ai 6000 indemoniati spettatori della South Paris Arena, il triestino, che si allena tra Udine dov’è seguito dall’allenatore Marino Filipas e la palestra del Kras di Sgonico, si mise al collo la medaglia d’oro nella classe 6 alle Paralimpiadi di Parigi completando il grande slam dopo aver trionfato ai Mondiali (Granada 2022) e agli Europei (Sheffield 2023): «Sono passati tre mesi e come persona mi sento lo stesso. Non sono cambiato restando quell’atleta a cui piace lavorare e che sa di non essere imbattibile, ma dall’altro lato è consapevole di aver a raggiunto una competitività che gli permetterà di affrontare con maggiore serenità gli appuntamenti futuri».
Da settembre a dicembre Matteo ha partecipato a innumerevoli premiazioni e manifestazione come ospite: «Ogni volta che sono invitato a un evento significa che attorno a me c’è stima e l’intuizione che la mia storia possa essere spunto per altri. Non posso scordare per esempio l’applauso, con conseguente scambio di occhiate, tra me e il Presidente della Repubblica Mattarella alla Cerimonia organizzata tornando da Parigi oppure quel giorno in cui ho parlato alla riunione, a livello internazionale, più importante dell’azienda Metronic Italia di cui sono testimonial in questa atleta diabetico. Sono onorato di poter raccontare come, anche se il diabete non ti abbandonerà mai, si possano aggiungere le vette del proprio talento. E poi, da grande appassionato di basket, la standing ovation del PalaTrieste è qualcosa di indimenticabile, loro mi sostengono sempre e il gm Michael Arcieri si è veramente affezionato al mio percorso sportivo».
Il 2024 si sta per concludere, ma il 2025 è dietro l’angolo: «Mi sto allenando a pieno regime dopo aver recuperato gradualmente dall’operazione all’ernia inguinale a cui mi sono sottoposto a fine ottobre. L’11 gennaio tornerò a giocare con il Kras in Serie C1 per poi a marzo esordire nella stagione paralimpica in “casa” a Lignano, dove ho un tabù da sfatare dato che non sono mai salito sul podio». —
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