Svanisce il sogno d’oro, alle azzurrine resta l’obiettivo del bronzo

Dopo sette vittorie di fila, la sconfitta in semifinale contro la Repubblica Ceca costa cara all’Italia che oggi si giocherà il terzo posto contro la Spagna
Giulia Ianezic ha avuto pochi minuti nella semifinale europea
Giulia Ianezic ha avuto pochi minuti nella semifinale europea

TRIESTE. Costa cara la prima sconfitta dell’Italia dopo 7 vittorie di fila all’Europeo Under 16 in Portogallo. Le azzurre che schierano nel roster anche la triestina Giulia Ianezic perdono in semifinale 53-65 contro la Repubblica Ceca già domata nella prima fase e salutano ogni ambizione d’oro. Non è tempo però di recriminazioni, quanto piuttosto di rimodellare gli obiettivi, poiché oggi alle 18.30 le ragazze del Ct Lucchesi tornano in campo con la Spagna per centrare il bronzo. Sui motivi del ko in parte inatteso in semifinale, un peso deve averlo avuto il fardello legato all’imbattibilità che Ianezic e socie si portavano sulle spalle, contro avversarie che avevano meno da perdere. Eppure, seguendo lo svolgersi della gara, le cose non erano iniziate male per l’Italia, devastante in avvio con le sue torri.

Sono Madera e Cubaj a firmare tutti i primi 15 punti azzurri, coincisi con un +7. Entra anche Ianezic negli ultimi 3’ del quarto, ma nel frattempo la Repubblica Ceca inizia a fare canestro dalla distanza, punendo anche dalla lunetta il raggiunto bonus di falli azzurro. Una bomba di Del Pero fissa il 18-15 dei primi 10’ e poco dopo Ianezic infila un bel canestro dall’angolo, ma la Repubblica Ceca ha ora altra consistenza e sorpassa, allungando fino al 22-26. È ancora una tripla della guardia dell’Interclub Muggia a ridare alle azzurre il vantaggio sul 28-26, ma sarà il penultimo della gara.

Dopo il 31-33 del riposo, al rientro dagli spogliatoi l’Italia ha perso ritmo e pericolosità interna, né dal perimetro spuntano alternative. È così che una Repubblica Ceca cresciuta anche in difesa inizia a crederci sempre più, pur in un contesto avaro di canestri. Trucco offre un guizzo alle azzurre sul 39-42 di fine terzo quarto, ma nei 10’ finali (in cui Ianezic non è entrata, chiudendo con 5 punti in oltre 14’) l’inerzia è ancora delle ceche, che allungano fino a un severo +15 che solo una fiammata azzurra riuscirà in parte a raddrizzare sull’effimero -6 a 90” dal termine. Peccato, ma oggi c’è spazio per sognare ancora e, per Ianezic, di aggiornare il diario delle emozioni: «Già forti - aveva detto Giulia alla vigilia della semifinale - per essere entrate tra le prime quattro squadre in Europa, grazie a un lavoro esaltante di una squadra unita che non ha mai mollato».

Marco Federici

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