La strada della salvezza per la Triestina calcio

L’arrivo di Tesser ha portato l’attesa svolta in casa dellì’Unione. Ma, per uscire dalla zona playout, il gap resta ancora ampio

Antonello Rodio
L’esultanza dei giocatori della Triestina durante l’ultima partita vinta in casa del Lumezzane. Foto Lasorte
L’esultanza dei giocatori della Triestina durante l’ultima partita vinta in casa del Lumezzane. Foto Lasorte

Le vie della salvezza non saranno infinite come quelle del Signore, ma sono comunque più d’una e pertanto la Triestina può guardare con una certa fiducia al traguardo della permanenza in Serie C, nonostante a una prima analisi l'obiettivo sembri ancora lontano. Ci spieghiamo meglio. Nonostante la bella vittoria di Lumezzane, a causa degli altri risultati e in particolare delle vittorie di Pergolettese e Pro Vercelli, la Triestina è rimasta a 7 punti dal sestultimo posto, quello che assicura la salvezza diretta.

La strada fatta con Tesser

A prima vista potrebbe sembrare che di strada dall’arrivo di Tesser se ne è fatta poca: quando Attilio è tornato sulla panchina alabardata l’Unione era a 9 punti dalla salvezza diretta e ora, a fronte dell’ottimo ritmo tenuto dalla squadra dal ritorno del mister di Montebelluna, i punti guadagnati sulla fatidica quota sono solamente due. Questo anche a causa del vivace ritmo tenuto attualmente da squadre sopra gli alabardati come la Pro Vercelli (addirittura un punto in più dell’Unione nelle ultime cinque giornate) e la Pergolettese (uno solo in meno della Triestina nello stesso lasso di tempo). La situazione dunque sembra migliorata solo in minima parte. E invece non è così.

I punti fatti con il coach

Innanzitutto va detto che se tenesse fino in fondo la media punti fatta con Tesser (attualmente 1,88 a partita), la Triestina chiuderebbe a 47-48 punti e a quella quota avrebbe la salvezza in cassaforte, perché la squadra finirebbe in una posizione ben più alta del sestultimo posto. Ma anche senza guardare a questo dato, va sottolineato che in questo arco di tempo la Triestina, da ultimissima che era, ha superato ben tre squadre, portandosi al quartultimo posto. E proprio questo piazzamento apre nuove prospettive nella corsa alla permanenza in Serie C: ecco perché le vie della salvezza sono comunque più d’una. Bisogna infatti ricordare che i play-out non si disputano se fra le dirette interessate che dovrebbero giocarli, ovvero fra quintultima e penultima e fra quartultima e terzultima, ci sono più di 8 punti di distacco.

Quart’ultimo posto

Ad esempio, la Triestina quartultima in questo momento ha un vantaggio di 3 lunghezze sul Caldiero quartultimo, pertanto con soli 6 punti in più sarebbe salva senza gli spareggi, perché a quel punto i punti di distacco diventerebbero 9. Ma non solo: davanti ad appena 3 punti c’è il Lecco, e fa ancora più rabbia pensare che senza quel pareggio preso allo scadere dieci giorni fa al Rocco la Triestina avrebbe già raggiunto anche il club bluceleste che ha appena esonerato il tecnico Volpe e chiamato in panchina Valente. Fatto sta che con appena 4 punti in più l’Unione non sarebbe solo davanti al Lecco, ma avrebbe ben 9 punti di vantaggio sulla Pro Patria penultima: in pratica sarebbe già salva senza disputare i play-out. Ecco dunque che i 7 punti attuali di distacco dalla quota della salvezza diretta sono in realtà fuorvianti. In realtà ne basterebbero 4 in più allo stato attuale, ma sono tutti discorsi che si spera di non affrontare tra un paio di mesi. Perché la Triestina di Tesser ha già viaggiato forte in queste nove partite con il mister in panchina, ma adesso esce dal mercato notevolmente rafforzata e con più alternative a disposizione, e pertanto con le potenzialità per tirarsi fuori prima da questa scomoda posizione.​​​​​​

 

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