Stop anche agli allenamenti dei Dilettanti e delle giovanili

Il Ministero dell’Interno ha sciolto ogni dubbio: vietate anche le sedute effettuate in forma individuale.
La D intanto andrà avanti. Mini spiraglio per l’Eccellenza
Un'azione di Sistiana-San Luigi, squadre del campionato di Eccellenza
Un'azione di Sistiana-San Luigi, squadre del campionato di Eccellenza

TRIESTE Stop ai campionati ma anche stop agli allenamenti. Anche se distanziati e in forma individuale. L’ultima speranza del calcio dilettantistico e giovanile di poter proseguire, almeno parzialmente l’attività, si è spenta con una fredda e incontrovertibile circolare emanata direttamente dal Ministero dell’Interno. Il terzo capitolo di una saga apertasi domenica con il Dpcm, il testo che da subito aveva messo nero su bianco sull’obbligo di interrompere tutta l’attività che non fosse di interesse nazionale. La condanna dunque per tutti i campionati giovanili e per quelli dilettantistici, dall’Eccellenza in giù. Lunedì, invece, l’inaspettata presa di posizione del Ministero dello Sport, che sul proprio sito istituzionale, aveva acceso una luce di speranza sul futuro del calcio non professionistico. Nel testo prodotto dal Ministero, infatti, si sottolineava come gli sport di contatto all’aperto non di interesse nazionale avrebbero potuto almeno proseguire le sedute di allenamento, mantenendo il distanziamento sociale. Ieri, il terzo (e ultimo? chi lo sa) capitolo di una storia tutta tipicamente italiana fatta di scene e scenate, fiction e realtà.

Il Ministero dell’Interno, con una circolare, firmata dal capo di Gabinetto, Bruno Frattasi, ha definitivamente dato il colpo di grazia al movimento calcistico regionale decretando lo stop non solo ai campionati, ma anche alle attività di allenamento svolte in forma individuale. Chi invece proseguirà ad allenarsi e giocare le partite di campionato è la serie D. Questo il responso della consultazione conclusasi ieri tra i club di tutta Italia iscritti ai nove gironi. Su 166 aventi diritto, le società votanti sono state 138, ossia l’83% degli aventi diritto. Il referendum ha registrato 95 voti favorevoli a proseguire il campionato; esattamente 43 le società che hanno espresso parere contrario. La consultazione era stata decisa dal Dipartimento Interregionale che dopo aver ricevuto il nulla osta dal Governo nell’ultimo Dcpm aveva voluto testare la reale volontà di proseguire la stagione agonistica da parte dei club coinvolti. Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia torneranno dunque in campo nel weekend Manzanese, Cjarlins Muzane e Chions. Come previsto dal Decreto, i match si svolgeranno a porte chiuse. La notizia della ripresa della serie D, di rimando dà nuove speranze ad un altro campionato dilettantistico: quello di Eccellenza. La Lnd sta cercando di trovare una soluzione per poter far riprendere i campionati di Eccellenza di tutta Italia, tornei dai quali ogni anno vengono promosse diverse squadre in serie D. Certo è che alla luce della comunicazione del Ministero dell’Interno di ieri, la strada appare davvero in salita.

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