Stasera la Triestina scopre la rivale. Beccaro: «Il Sudtirol è pronto»
Nei play-off stasera si gioca Padova-Sambenedettese. Un successo dei veneti porterebbe gli alabardati nella tana degli altoatesini ritrovando l’ex esterno
Lasorte Trieste 24/11/19 - Serie C, Triestina - Sudtirol
TRIESTE Stasera, a fremere durante Padova-Sambenedettese per sapere quale sarà il prossimo avversario di play-off, ci sarà anche Marco Beccaro, che aveva iniziato la stagione con la Triestina, ma poi a gennaio era passato al Sudtirol, dove era stato subito protagonista con 2 gol e 8 presenze. Ma se stasera passerà il Padova, domenica il giocatore veneto potrebbe trovarsi di fronte proprio l’Unione.
Beccaro, preferirebbe evitare di incontrare la Triestina?
Noi in questi giorni di allenamento abbiamo pensato soprattutto a noi stessi. Alla partita ci penseremo da stasera, quando sapremo l’avversario. Comunque sia, sicuramente si tratta di due squadre ben attrezzate: più esperta la Triestina, più giovane la Sambenedettese. Ma va detto che a questo punto della stagione i valori si sono di fatto azzerati e si parte più o meno tutti dalla stessa condizione.
Della Triestina comunque che ne pensa?
È una squadra forte e organizzata. A gennaio ha preso diversi giocatori di categoria, anche superiore, quindi come ho detto è un club di grande esperienza.
Fino a gennaio era a Trieste: cosa non aveva funzionato nella stagione alabardata?
Siamo ripartiti per una nuova stagione probabilmente ancora con il tarlo della finale persa con il Pisa. È rimasto dentro di noi il ricorrente pensiero alle cose che potevano essere e non sono state. E questo non ha agevolato la ripartenza. Per quanto mi riguarda, ho cercato sempre di dare il massimo, in ogni momento e in ogni occasione, adattandomi anche a giocare esterno e non mezzala.
Sarebbe quindi anche una possibile rivincita personale nei confronti della Triestina?
Assolutamente no. In un anno e mezzo trascorso a Trieste mi sono trovato bene e ho sempre dato tutto quello che potevo per la maglia, non ho rimpianti. L’unico e purtroppo comune rammarico resta la promozione sfumata nella finale persa con il Pisa.
E il Sudtirol cosa può fare in questi play-off?
Noi ci stiamo preparando per giocarci tutte le nostre carte. Ci siamo allenati a casa nel corso del lockdown, lo abbiamo fatto individualmente su base volontaria quando la società ha potuto metterci a disposizione i campi, nel rispetto delle normative vigenti, e lo stiamo facendo ora, intensamente, da quando sono ripresi gli allenamenti collettivi, nel rispetto dei protocolli. Stiamo lavorando con entusiasmo e con tanta voglia di fare bene. La società ci ha messo nelle migliori condizioni per disputare la fase finale di questa anomala stagione, quindi, da parte nostra è doveroso dare il massimo.
Oltre alle porte chiuse, però, non potrete nemmeno giocare a Bolzano.
La surreale e tragica situazione in cui ci siamo venuti a trovare ha stravolto tante cose e cambiato modalità e tempistiche. Si giocherà a porte chiuse, come su tutti i campi. Non sarà possibile nemmeno farlo al Druso per i preventivati e inderogabili lavori di ristrutturazione dello stadio. Da parte nostra c’è solo il dovere di fare il meglio possibile, senza pensare ad altro. —
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