Sergio Tavcar alla 6° puntata di Aperitivo sotto Canestro, il finale è soprendente: martedì alle 18 sul sito del Piccolo

TRIESTE Un pirotecnico Sergio Tavcar alla 6° puntata di Aperitivo sotto Canestro (in onda martedì 6 aprile alle ore 18 sul sito e sulla pagina Facebook de "Il Piccolo").
Il mito dei telecronisti, la memoria storica del basket balcanico ma soprattutto uomo di grande cultura, ripercorre con la consueta arguzia argomenti cestistici di attualità, fra il basket moderno in... involuzione e il momento dell'Allianz Trieste. La puntata finisce con una chicca imperdibile, da non svelare in anticipo.
E parte da un'istantanea, anzi due, la prestazione contro Milano al Forum e quella casalinga con Cantù: "Non posso credere che la stessa squadra che ha giocato magnificamente a Milano, segnando da ogni dove e trovandosi a memoria, abbia poi confezionato quell'obbrobrio contro Cantù all'Allianz Dome. Giocatori, come Matteo Da Ros per esempio, che si trasformano dando un rendimento diametralmente opposto. Mi piacerebbe tanto sapere, a microfoni spenti, dal mio amico Franco Ciani, il perché di questo andamento sinusoidale."
Secondo Sergio Tavcar il problema maggiore risiede in una regia non all'altezza: "dietro a Juan Fernandez, che considero veramente bravo, c'è il vuoto. Daniele Cavaliero è troppo anziano per assurgere al ruolo, Laquintana è il tipico esempio di come il sistema didattico italiano stia facendo implodere i talenti.
Per fortuna ci sono anche delle certezze, rappresentate da un grande acquisto in corsa: "Marcos Delìa è un grande acquisto. Giocatore che mi porta dritto ad affiancarlo a Miro Bilan per caratteristiche, cioè quei non atleti in grado di fare canestro senza fare sforzi inutili"
Nell'approfondimento una interessante digressione su quello che manca nella didattica, tanto cara agli allenatori balcanici.
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