«S’ciavo de ...» durante il derby della minoranza: tecnico esonerato

Il fatto si è verificato nel corso della sfida di Prima categoria Mladost-Zarja. Protagonista dell’episodio l’allenatore della squadra di Doberdò, Pinatti
I giocatori del Mladost dopo un gol allo Zarja foto www.slosport.or
I giocatori del Mladost dopo un gol allo Zarja foto www.slosport.or

TRIESTE «Quello che è successo non poteva essere tollerato: ci spiace, ma Mauro Pinatti non è più l’allenatore della nostra prima squadra».

Nordio Gergolet, presidente del Mladost, svela l’improvviso allontanamento del tecnico gradese giunto peraltro dopo una vittoria. L’esonero è arrivato in seguito ad una frase pronunciata dall’ex allenatore della squadra di Doberdò del Lago durante la partita del campionato di Prima Categoria disputatasi sabato scorso contro lo Zarja. Dopo un’escalation verbale fatta di insulti reciproci con il dirigente ed ex presidente dello Zarja Roberto Franco, Pinatti lo ha apostrofato con l’epiteto »sc’iavo de …». Una frase che hanno sentito in tanti, sia in campo che sugli spalti. Una frase che dopo alcuni di giorni di riflessione da parte del consiglio direttivo del Mladost ha portato all’allontanamento del tecnico dal sodalizio sportivo di Doberdò.

«A fine partita sono entrato nello spogliatoio ed ero in lacrime. Mi sono reso subito conto della gravità di quanto detto. Non sono razzista e in vent’anni di calcio non ho mai avuto problemi con nessuno. Ho sbagliato e chiedo scusa» spiega Pinatti.

Il presidente del Mladost Nordio Gergolet chiarsice che la decisione è stata non semplice ma obbligata: «Spiace perché Pinatti è un bravo allenatore, molto grintoso, ma nella nostra società non possiamo accettare simili comportamenti. Sappiamo che Pinatti si è subito scusato, ma dovevamo dare un segnale forte. Un fatto del genere doveva essere condannato anche con un gesto forte da parte della nostra società». E così è stato.

Fondato dalla comunità slovena di Doberdò del Lago nel 1969, il Mladost milita attualmente nel girone C della Prima Categoria, campionato nel quale, a nove giornate dalla fine, sta occupando l’ottavo posto grazie anche alla vittoria ottenuta proprio sabato nel derby contro lo Zarja, la squadra della comunità slovena di Basovizza.

«Nonostante tanti infortuni stavamo facendo un buon campionato. Mi spiace davvero tanto aver dovuto lasciare la squadra. Ho salutato tutti i giocatori, uno ad uno. Comunque - spiega ancora Pinatti - sono molto sereno. Quello che è successo sabato è un fatto spiacevole ma che io avrei chiuso facendolo rimanere all’interno del rettangolo di gioco. Ero reduce da alcuni giorni di febbre, non stavo benissimo e c’era molta tensione in campo. Inizialmente ho fatto anche da paciere durante il corso della partita. Poi sono stato attaccato e ho reagito, d’impulso, utilizzando la peggior frase che potessi usare. Non pensavo di creare una simile polveriera. Si è creato un vero e proprio affare di Stato partendo da un episodio legato esclusivamente a un errore commesso durante una partita di calcio. Ripeto, non sono razzista. Ho sbagliato e ne pago le conseguenze anche se sono convinto che la decisione del Mladost sia stata troppo severa». —


 

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