Scherma, Errigo applaude i primi tre tricolori

Assegnati a Gorizia i titoli italiani nella spada (Fichera), nel fioretto (Foconi) e nella sciabola femminile (Mormile)
GORIZIA. Il primo sigillo tricolore di Fichera nella spada, l'urlo di Foconi nel fioretto, la sicurezza in finale della Mormile nella sciabola. Spettacolo, primi assalti e prime medaglie ieri a Gorizia, dove hanno preso il via i Campionati italiani assoluti di scherma. Di scena le gare individuali di fioretto e spada maschile, e di sciabola femminile, con le finali in serata in una gremita palestra dell'Unione Ginnastica Goriziana.


La spada ha perso strada facendo prima i possibili protagonisti Matteo Tagliariol ed Enrico Garozzo, a quarti e in semifinale, mentre all'ultimo atto, con un inizio veemente e un terzo parziale perfetto, Marco Fichera ha battuto 15-12 Paolo Pizzo, vincendo il suo primo titolo di campione italiano. «Stavo bene, e questo serviva per vincere un assalto di questo livello», il commento a caldo del giovane siciliano delle Fiamme Oro. Subito dopo di scena i fiorettisti, con la tiratissima (e rapida) finale tra Alessio Foconi e Francesco Trani: botta e risposta continui e dopo soli due parziali è 15-12 per Foconi.


Così come nella sciabola femminile sono bastati due assalti alla numero uno del tabellone Chiara Mormile per avere la meglio sulla friulana Caterina Navarria (15-7), protagonista però di un ottimo percorso sino alla finalissima. Ma ieri a Gorizia l'atmosfera è stata frizzante anche fuori dalle pedane. Assente per impegni personali Valentina Vezzali, che era stata annunciata come “madrina” della manifestazione, erano comunque tanti i volti noti della scherma tricolore, magari in borghese. Dall'ex fiorettista Giovanna Trillini ad Arianna Errigo, che reduce dall'infortunio patito a Shangai a metà maggio ha scelto di non partecipare alle gare individuali ma oggi sarà comunque in pedana nella competizione a squadre, con la sua Arma dei Carabinieri.


«Cercherò di dare il mio contributo, e del resto siamo solo in due a disposizione in squadra e non potevo mancare – ci ha raccontato mentre assisteva agli assalti del suo fidanzato (e maestro) Luca Simoncelli -. Poi tornerò a Roma per gli ultimi allenamenti in vista degli Europei della prossima settimana a Tbilisi. Ho recuperato dal problema muscolare di Shangai, anche se non posso dire di essere al top della forma: ma gareggerò comunque con l'obiettivo di confermare il titolo conquistato nel fioretto lo scorso anno». Questo però è un anno post olimpico, e dunque particolare per ogni atleta, schermidori inclusi. Arianno poi ha iniziato a cimentarsi anche nella sciabola, una novità tanto impegnativa quanto stimolante. «Di certo sarebbe stato più facile programmare la stagione dedicandomi solo al fioretto, ma questo è un anno di prova che ritengo importante – racconta Errigo - è tutto nuovo, non è semplice ma credo che l'esperienza nella sciabola possa aiutarmi a migliorare ancora anche nel fioretto».


Infine un pensiero per il fidanzato Luca. «Oggi (ieri ndr) sono qui soprattutto per fare il tifo, per i Carabinieri e Luca – scherza Arianna Errigo - ha una bella scherma e tanta tecnica, si sa difendere ancora bene in pedana, anche se ora è già maggiormente proiettato al suo ruolo di maestro, essendo avviato alla fine della carriera agonistica».


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