Sara, la grande avventura con il Paris Saint Germain

La giovane triestina, difensore anche della nazionale azzurra, è stata ingaggiata dal club francese: «Questo è un altro mondo: qui posso fare la professionista»

TRIESTE. Dallo Zaule al Paris Saint Germain. Dai primi calci a un pallone dati nelle squadrette miste dei pulcini alla periferia di Trieste al club dello sceicco Nasser Al-Khelaifi e della sua Qatar Investment Authority. Insomma, al top del calcio europeo. Anche in campo femminile.

E’ la storia di Sara Gama, la ragazza triestina di 24 anni che da diverse stagioni ormai - e cioè sin dagli anni dell’under 19 - è un punto di forza della nazionale azzurra, per la quale ora il calcio è diventata una vera e propria professione. «Sì, perché in Francia faccio la calciatrice professionista di nome e di fatto» spiega orgogliosa Sara, studentessa di Lingue all’Università. Il difensore azzurro già nel passato aveva ricevuto importanti offerte dall’estero, ma solo quest’anno si è decisa ad accettare: «Ho sentito che era il momento giusto per il grande passo: quella che mi è stata offerta è una grande opportunità sia sotto il profilo sportivo che sotto quello della mia crescita personale. Qua in Francia il livello del calcio femminile, e quindi del campionato, è molto, molto più alto che in Italia e di conseguenza non posso che migliorare anch’io: la Federcalcio già da dieci anni ha avviato un programma di crescita che ora sta dando i suoi frutti. Non è di poco conto proprio il fatto che le migliori squadre fanno parte dei club che hanno anche la squadra maschile. Ecco così che qua al Paris Saint Germain possiamo godere delle stesse strutture sportive, degli stessi tecnici, della stessa organizzazione che hanno Ibrahimovic, Cavani e compagni. Appena sono arrivata a Parigi mi hanno messo a disposizione anche un insegnante di francese per facilitarmi l’inserimento nel nuovo tessuto sociale. Insomma, una realtà nemmeno immaginabile in Italia. E poi credo che sarà un’esperienza molto importante anche per la mia crescita personale: vivere a Parigi, imparare una nuova lingua, fare grandi esperienze...».

L'articolo integrale sul giornale in edicola sabato 31 agosto.

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