Ritorna a Trieste l’Atp Challenger con un cast affollato di “top 100”
TRIESTE Dopo aver lanciato nel 2020 due giovani dal futuro roseo come Carlos Alcaraz e Lorenzo Musetti la Tennis Events Fvg riporta a Trieste anche quest’anno una tappa del circuito Atp Challenger. Nella passata stagione gli organizzatori hanno passato brillantemente l’esame della “prima volta” sia dai vertici Atp sia dal supervisor internazionale Carmelo Di Dio all’alto della sua trentennale esperienza del circuito, anche se la concomitanza con le qualificazioni con gli Us Open ha inevitabilmente portato via numerosi giocatori di ottimo livello. Per la seconda edizione la data prescelta, dal 25 luglio al primo agosto in contemporanea con le Olimpiadi (auspicando naturalmente che si svolgano regolarmente), potrebbe portare sui campi del Tc Triestino di Padriciano alcuni “top 100” del ranking internazionale. Questa possibilità è dovuta al fatto che a Tokyo gareggeranno i migliori due tennisti per nazione (oltre a qualche specialista del doppio) e non essendoci altri tornei Atp se non i Challenger in calendario in quel periodo la concorrenza alla kermesse triestina sarà limitata. Il montepremi sarà sicuramente di 50mila dollari ma il presidente e il vicepresidente della Tennis Events Fvg, Giuliano De Vita e Piero Tononi, assieme al presidente della Federtennis Friuli Venezia Giulia Antonio De Benedittis stanno contattando sponsor privati, istituzioni e la stessa Atp per vedere se anche quest’anno sia possibile mettere in campo un evento da 100mila dollari.
Un montepremi simile sarebbe un ulteriore incentivo per poter vedere sui campi del Tc Triestino atleti di alto livello. Un torneo di questa portata inoltre non rappresenta solo un evento sportivo internazionale ma anche un veicolo promozionale incredibile per il territorio provocando una ricaduta economica molto importante: in occasione della prima edizione solo i pernottamenti sono stati oltre 700 suddivisi fra cinque strutture alberghiere. Nella passata edizione il più quotato giocatore al via è stato l’australiano Alexei Popyrin anche se i due giovani che si sono messi in grande evidenza sono stati Alcaraz, il vincitore allenato dall’ex numero uno mondiale Juan Carlos Ferrero, e Musetti, semifinalista sconfitto proprio dallo spagnolo. A giudizio dei tecnici infatti Carlos Alcaraz e Lorenzo Musetti sono due atleti destinati a ricoprire un ruolo di primo piano nel tennis mondiale del futuro. Fra qualche giorno Alcaraz disputerà gli Australian Open, primo giocatore della classe 2003 a qualificarsi per un torneo del Grande Slam.
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