Quel giorno Jordan a Trieste negò le scarpe a un giocatore: ora valgono 850 mila dollari

TRIESTE Un’asta esclusivamente on line della londinese Christie’s sta mettendo da giorni Trieste in vetrina, a livello mondiale. Ma non perché ad essere battute saranno opere d’arte, mobili antichi o gioielli. A suon di rilanci i partecipanti all’asta si contenderanno una decina di paia di scarpe, calzate in passato dal più famoso giocatore di basket della storia: Michael Jordan, oggi 57enne miliardario e in passato leggendario numero 23 dei Chicago Bulls.

Ok, ma Trieste, che c’entra…? Trieste c’entra eccome visto che tutte le televisioni americane, i nostri tg ed in questi giorni anche i principali quotidiani, hanno sottolineato come il pezzo più ambito del lotto di calzature che andrà all’asta saranno le Nike rosse indossate da Jordan nella partita esibizione giocata a Trieste, con la maglia Stefanel il 25 agosto di 35 anni fa: una partita ricordata negli States come quella dello “shattered backboard game”, la partita del tabellone distrutto. Ed a tutti gli under 35 di oggi ho il piacere di raccontare quella storica serata, perché proprio alle spalle di quel tabellone di cristallo andato in frantumi dopo pochi minuti dall’inizio del match per la terrificante schiacciata di Air Jordan, era seduto chi scrive, dietro al microfono di Tele4 che trasmetteva quel match.

Televisione che con un fortunato stacco di camera immortalò da un paio di metri a futura memoria l’immagine di quel tabellone in frantumi, ancor oggi tra i più cliccati frame di YouTube! Googlate Jordan Trieste e gustatevi lo show…

Contro la Stefanel che aveva in panchina Santi Puglisi ci sarebbe stata la Juve Caserta di Bogdan Tanjevic, che paron Bepi stava sondando per il suo futuro triestino. Gli accordi parlavano di un primo tempo Jordan con il neroarancio di Stefanel e la ripresa col bianconero di Caserta. Ma quel tabellone mandato in frantumi dopo 5 minuti di partita ed il serio infortunio patito dal casertano Lopez (tendine della mano ferita dalle schegge di cristallo) finirono per mandare su tutte le furie Boscia, che non volle con i suoi Jordan nella ripresa.
Per la cronaca vinse allora facile Trieste, con 41 punti della stella dei Bulls che però non regalò più alcuna schiacciata dopo lo “shattered” iniziale, limitandosi a concludere appoggiando con deliziosi lay-up i suoi voli dentro l’area.
A fine gara, mentre intervistavo quello che sarebbe diventato una leggenda del basket, un giocatore della Stefanel di allora chiese a Michael per ricordo le scarpe indossate quella sera. Mi par di capire oggi (leggendo dell’asta), che Jordan cortesemente rifiutò. Forse in cuor suo immaginava già che un giorno Christie’s le avrebbe battute partendo da una base di 850 mila dollari. Si partirà così il 30 di luglio e solo giovedì 13 agosto sapremo quanto avrà sborsato qualche ricco collezionista per le “scarpe rosse” di Trieste, targate Air Jordan. —
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