Pro, il vivaio cambia volto e vuole puntare sui portieri

Nuovo responsabile, nuovi tecnici e un innovativo percorso di formazione per i futuri portieri, biancoazzurri e non soltanto.
Così si presenta il volto 2019/2020 del settore giovanile della Pro Gorizia, che sotto la gestione del presidente Mosetti ha alzato ulteriormente l’asticella dell’attenzione al vivaio come dimostrano anche i progetti portati avanti con l’Atalanta e, a livello locale, con l’accordo di collaborazione con Azzurra e Unione Friuli Isontina. Nei giorni scorsi è stato il vicepresidente della Pro Gorizia Mauro Zonch a sottolineare una volta di più l’impegno della società nella crescita di nuovi talenti, durante l’incontro di presentazione ufficiale della nuova organizzazione del settore giovanile biancazzurro. Un settore che ha in Daniele Grendene la figura apicale, e anche la scelta di riservare un responsabile esclusivamente al vivaio è già da sola un segnale significativo voluto dal direttivo guidato da Mosetti.
Per quanto riguarda i tecnici, Massimo Rigonat è stato “promosso” alla guida della squadra Allievi, dopo aver fatto molto bene nelle scorse stagioni sulla panchina dei Giovanissimi che saranno seguiti ora da Carlo Gaggioli, goriziano doc ma con un passato nello staff delle giovanili dell’Udinese e lo scorso anno impegnato al Pegasus Pro Farra. Poi ci sono le categorie inferiori, quelle dove l’aspetto tecnico è subordinato alla crescita umana dei piccoli e piccolissimi calciatori. A coordinare Esordienti, Pulcini, Primi calci e Piccoli amici sarà Mario Meroi, supportato dai tecnici Eric Iansig (anche giocatore della prima squadra) e Simone Fiorelli.
Infine, una novità: alla Pro Gorizia si affianca la scuola portieri “Cortiula-Grendene”, che si concentrerà al “Bearzot” sul perfezionamento e l’allenamento degli estremi difensori del vivaio biancazzurro, ma più in generale anche sulle nuove leve che si avvicinano al ruolo del portiere. —
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