Premi e applausi per il gran galà del trofeo Rocco in campo da martedì

GRADISCA Il trofeo Nereo Rocco come "salotto buono" del calcio regionale per un giorno. Il Mundialito di Gradisca (seppure senza che si disputi una sola gara nella cittadina che gli ha dato i natali) tiene a battesimo l'ormai imminente debutto in campionato di Udinese, Pordenone e Triestina - rigorosamente in ordine di categoria -, premiando le dirigenze dei tre club professionistici del Friuli Venezia Giulia.
Il gala del torneo internazionale Allievi, in programma dal 27 agosto al primo settembre prossimi sui campi di tutta la regione e con protagonisti i migliori vivai italiani, si è tenuto nella cornice del Nuovo Teatro Comunale di Gradisca. A fare gli onori di casa il patron Franco Bonanno («Organizzare una manifestazione come questa è sempre più complesso: ce la facciamo grazie alle istituzioni e a un commovente e invisibile volontariato»). Sul palco, uno dopo l'altro, il direttore generale dell'Udinese Franco Collavino, il responsabile dell'area tecnica del Pordenone Matteo Lovisa (a fare le veci di papà Mauro, il presidente) e l'amministratore unico della Triestina Mauro Milanese. Ciascuno, chiaramente, con i propri obiettivi. Collavino si gode "una campagna abbonamenti da record" (a quota 14mila ndr) e l'attesa per la sfida odierna con il Milan, fissando gli obiettivi: «Vogliamo continuare a crescere e dare soddisfazioni a questo territorio».
Il giovane Lovisa, con saggezza inversamente proporzionale alla sua giovane età, va coi piedi di piombo: «Siamo gli ultimi arrivati, ci attende un campionato lungo e difficile. Le nostre armi? L'esperienza di mister Tesser e l'equilibrio che sin qui ha contraddistinto la nostra scalata». E poi c'è chi vuole a tutti i costi raggiungere quanto prima le cugine ai piani alti, quella Triestina che Mauro Milanese ha rinforzato dopo la grande delusione della finale play-off persa nella scorsa stagione col Pisa: «Ma la concorrenza è ancor più agguerrita: Carpi, Padova, Vicenza, Feralpi, le altre emiliane. Ma noi siamo pronti». Il quarto "leone d'oro" legato al Trofeo Rocco è stato consegnato alla giornalista Alessandra Giardini.
Premi speciali, per un Mundialito che continua a spendersi per il sociale, a due atleti diversamente abili reduci da successi internazionali come Matteo Giomo (sciatore della Fai Sport di Udine) e Tommaso Bruniera della "Giuliano Schultz" di Medea (lancio del vortex e del disco), e a sportivi locali come Tiziano Godeas (anima del Gruppo Fuoristradistico Isontino Alpe Adria), Ronni Marconato (centauro più volte campione italiano e primo azzurro ai Mondiali disputati in Cile) e - in memoriam - a Bruno Spessot, cofondatore del Gruppo Tiro a Volo di Gradisca d'Isonzo.
Folto il parterre di autorità convenute a Gradisca per salutare l'arrivo del Mundialito: dal vicepresidente regionale Riccardi («Il torneo Città di Gradisca promuove lo spirito dello sport così come lo intendeva Nereo Rocco, che ricordiamo per i meriti sportivi e tattici ma anche per la sua straordinaria capacità di maestro di vita con cui ha fatto crescere generazioni di campioni dentro e fuori dal campo di calcio») al presidente regionale Figc Canciani, passando per gli amministratori di Gradisca, Gorizia e Trieste («La finale al "Rocco" per il terzo anno consecutivo è per noi una grande occasione di omaggiare il "paròn"» dice l'assessore allo Sport giuliano Giorgio Rossi) e la presidente di Fondazione Carigo Roberta Demartin.—
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