Prada Cup, Luna Rossa pronta per le semifinali Nel team un progettista triestino ex MotoGp

La storia di Andrea Zugna passato da Marquez e Rossi a Vasco Vascotto. Nella squadra il monfalconese Canciani
A sinistra Luna Rossa Prada Pirelli Team, a destra Ineos Uk
A sinistra Luna Rossa Prada Pirelli Team, a destra Ineos Uk

TRIESTE Luna Rossa Prada Pirelli Team è pronta a tornare a lottare nella Prada Cup . Domani iniziano le semifinali che vedranno lo scafo italiano impegnato contro American Magic (barca riparata dopo la scuffia di dieci giorni fa). Accede alla finale chi riuscirà ad imporsi in quattro regate.

ZUGNA Dietro le quinte del Luna Rossa Prada Pirelli Team c’è una storia tutta triestina che racconta quanto il binomio tra vela e mondo dei motori sia sempre più intrecciato, soprattutto se si parla di America’s Cup. Andrea Zugna, classe 1977, è oggi uno dei progettisti del sindacato italiano, ma il suo passato conta quasi vent’anni all’interno dei circuiti di MotoGp, dove ha lavorato a stretto contatto con campioni del calibro di Valentino Rossi, Casey Stoner e Marc Marquez. La vela per Andrea è però una passione antica. «Ho iniziato ad andare in barca grazie al classico corso estivo del Circolo della Vela Muggia, dove Vasco è stato uno dei miei primi istruttori» ricorda Zugna «e ho continuato tra Optimist, Europa e un po’ di Laser per poi comperare un Delta 84, venduto a causa degli impegni di lavoro che mi portavano lontano da casa per molti mesi all’anno». Dopo la laurea in ingegneria meccanica a Trieste, Andrea Zugna vola in Belgio per entrare molto presto in Yamaha, proprio nell’anno in cui arriva anche Valentino Rossi con cui lavora per sei anni per poi transitare in Honda, dove resterà per oltre un decennio. «All’interno del circuito del MotoGP mi sono occupato sia dello sviluppo completo della moto guardando alle performance, sia dello sviluppo della centralina elettronica, cioè della tecnologia che riguarda gli aiuti alla guida ed i controlli motore» ricorda Zugna. Il curriculum di Andrea si allunga contando titoli mondiali e tantissima esperienza, tanto che quando nel Luna Rossa Prada Pirelli Team i discorsi virano verso la performance engineering e il controllo elettronico è il “compaesano” Vasco Vascotto a indicare il suo profilo. «Sembrerà strano ma prima di questa Coppa con Vasco ci siamo visti più spesso a Valencia che a Muggia» sorride Zugna «La collaborazione con il team è iniziata nel 2018, ma solo l’anno successivo ho deciso di lasciare le moto per la vela. Non è un ritorno alle origini, bensì il fascino di una nuova prova: il MotoGp è facile se confrontato all’America’s Cup. Qui tutto si focalizza su pochi eventi concentrati nel tempo e gli elementi da far girare alla perfezione sono tantissimi. È una sfida difficilissima e proprio per questo ancora più avvincente». Attualmente Zugna si occupa dei controlli ai foil e al timone e alla domanda se crede che un giorno tutto questo farà breccia nel quotidiano della vela risponde preciso: «La meccatronica richiede una manutenzione maniacale e le batterie non vanno molto d’accordo con l’acqua, perciò credo che nelle derive o nel diporto la vela rimarrà più analogica e meccanica, consentendo di far emergere il lato più squisitamente sportivo. Non è un caso infatti che abbia comperato una piccola deriva per avvicinare al mare mio figlio Leonardo, che ora ha sette anni. A un livello più alto invece le novità introdotte dalla Coppa saranno metabolizzate, come già si comincia a vedere con la progettazione di imbarcazioni di grandi dimensioni dotate di foil».

CANCIANI Nel team di progettazione degli scafi Luna Rossa Prada Pirelli c’è anche Andrea Canciani, monfalconese di nascita, ingegnere meccanico laureato presso l’Università di Udine, e triestino d’adozione. Specializzato fin da subito nella progettazione e nella simulazione strutturale con il metodo degli elementi finiti di componenti in materiale composito avanzato, ha collaborato con diversi studi di progettazione nautica e industriale ed è infine approdato nel 2018 nel team italiano come membro del dipartimento di progettazione strutturale. «Sostanzialmente il mio ruolo è quello di fare le simulazioni ed i calcoli strutturali al fine di ottenere l’imbarcazione e relativi componenti, il più resistenti e leggeri possibile» spiega Andrea, che attualmente si trova in smart working a Trieste, ma non manca di tifare per i colleghi.

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