Pillon: «Sarà un derby difficile ma giocheremo senza timori»

L’allenatore alabardato fa il punto in vista del match con il Padova: «Finalmente abbiamo lavorato con continuità e la squadra migliora giorno dopo giorno»
Il tecnico della Triestina Giuseppe Pillon durante la partita con la Sambenedettese
Il tecnico della Triestina Giuseppe Pillon durante la partita con la Sambenedettese

TRIESTE L’avvicinamento a un Padova-Triestina che per ovvi motivi sente molto, i progressi della squadra in una settimana di lavoro e il punto sugli acciacchi che continuano a tormentare l’Unione: c’è un po’ di tutto questo nella vigilia di Bepi Pillon in vista del derby di domani all’Euganeo (inizio alle 18). Innanzitutto l’importanza di una settimana lunga per poter continuare a plasmare la sua Triestina: «Poter lavorare con continuità in questi giorni è stato molto importante – afferma il tecnico alabardato – è servito per organizzarsi meglio e per far sì che la squadra giochi in un certo modo. Chiaro che i concetti vanno messi un po’ alla volta e noi siamo in mezzo a questo percorso, stiamo cercando di migliorare giorno dopo giorno e solo il lavoro ci potrà dare delle certezze. Perciò andiamo avanti su questa strada e i risultati arriveranno». Pillon non nega che la sfida di domani sarà difficile per un preciso motivo, ovvero la forza del Padova: «È la squadra da battere, sta giocando il miglior calcio del girone in questo momento, gioca bene, ha giocatori di qualità e un allenatore molto bravo. Non sarà facile, ma andiamo lì senza timori reverenziali per giocarcela».

Del resto, al di là del fascino di una storica rivalità triveneta, per Pillon quella di domani non può essere una partita come le altre. C’è la partita, ma anche i ricordi visto che il tecnico è stato nel Padova da giocatore e due volte da allenatore. «Sono contento di essere qui per vivere questa sfida, Padova-Triestina è sempre stato un derby molto infuocato negli anni. So cosa ci aspetta e siamo pronti per affrontarlo. Cosa ricordo da giocatore dei biancoscudati? L’Appiani pieno con 25 mila persone, la vittoria del campionato con uno stadio stracolmo, un’annata stupenda con un grande insieme tra tifosi e squadra. Da allenatore è andata meno bene: il primo anno ero giovane, ho avuto delle difficoltà legate all’inesperienza, la gestione poteva essere migliore. La seconda volta invece siamo arrivati con la squadra quintultima e siamo arrivati quinti, a un punto dai playoff». Il rammarico per quella mancata riconferma e un parallelo con la situazione attuale è inevitabile: «Non lo so perché non fui confermato – dice Pillon – un peccato perché si poteva dare continuità al lavoro fatto, quello che può fare Mandorlini adesso, che è subentrato lo scorso anno e ora sta continuando a fare il suo lavoro facendo girare molto bene la squadra».

Tornando all’Unione, bisogna ancora una volta fare la conta dei troppi infortuni. Oltre a quelli di lungo corso di Procaccio, Paulinho e Struna, e la squalifica di Ligi, ora sarà ancora out Litteri (problema muscolare), ma sono in forte dubbio anche Petrella (risentimento muscolare) e Calvano (ginocchio malconcio): «Gomez si è allenato con noi negli ultimi tre giorni – conclude Pillon – sta abbastanza bene e sarà della partita. Litteri invece purtroppo ha un problema e non l’avremo a disposizione. Petrella sarà difficile che ce la possa fare e teniamo monitorato anche Calvano, vedremo la rifinitura e cosa ci dirà lo staff medico, se darà loro l’ok per allenarsi vedremo poi di prendere una decisione»

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