Pillon: «Create occasioni ma è un punto amaro Fa rabbia il penalty non dato»

L'allenatore della Triestina analizza il match disputato a Padova
Le proteste della panchina rossoalabardata dopo il rigore prima concesso e poi revocato
Le proteste della panchina rossoalabardata dopo il rigore prima concesso e poi revocato

Aveva chiesto personalità nella settimana di preparazione al derby triveneto, la risposta sul campo dei suoi ragazzi all’Euganeo è stata ottima. Corti, propositivi, attenti a limitare al minimo le sbavature. Un punto che conforta, per una classifica che langue sul piano numerico ma decisamente meno sul piano emotivo rispetto a domenica. È di questo avviso anche Bepi Pillon a gara conclusa. «Un pareggio che lascia amarezza perchè la prestazione dei ragazzi è stata ottima, potevamo passare in vantaggio e le occasioni le abbiamo avute, loro ne hanno avuta una parata bene da Offredi. Noi dobbiamo migliorare perchè quando ti capitano le occasioni bisogna buttarla dentro. Ma sono arrabbiato per l’episodio del rigore. L’arbitro lo aveva dato, e non può dopo tre minuti cambiare perché il guardialinee tira su la bandierina. Qualcosa non quadra, io non ho mai visto una cosa del genere. Sulla prestazione la strada è quella giusta, bisogna lavorare e i ragazzi mi stanno seguendo, non bisogna mollare nulla».

Il ricorso al 4-3-1-2 ha evidenziato buoni equilibri, messo in luce un ottimo Boultam e certificato un prezioso recupero del Diablo Granoche. «Pablo aveva solo bisogno di riprendere minutaggio, dopo aver avuto il Covid, si vede anche come Litteri non riesce a recuperare. Riprendendo ad allenarsi con continuità Pablo torna a dire la sua». La Triestina ha cercato spesso le imbeccate in verticale. Un punto sul quale ha insistito in queste prime due settimane di allenamenti? «Dobbiamo attaccare la profondità perchè come caratteristica di squadra possiamo farlo, e dobbiamo essere bravi a sfruttare la velocità nelle nostre ripartenze. Ma anche nel possesso palla nella prima parte abbiamo giocato la palla da sinistra a destra, l’aspetto che mi è piaciuto di più è che siamo venuti qui e ce la siamo giocata». Nonostante la panchina corta e senza piangersi addosso, la tenuta fisica è apparsa buona per tutta la gara. «La risposta fisica è stata buona, stiamo crescendo anche da questo punto di vista, ci vuole tempo. Dobbiamo diventare squadra fino al 95°, siamo calati gli ultimi 10 ma è normale, avevamo dato tanto». La difesa non ha concesso reti ad un attacco sin qui da 29 reti. Un segnale positivo. «La difesa ha fatto bene, ma è tutto un insieme la difesa parte dall’attacco, è importante l’atteggiamento di tutti in fase di non possesso».

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