Persico il portiere pararigori gioca a Muggia e sogna Buffon

Gioca nel Muglia Fortitudo in Seconda Categoria. Sono già 8 i penalty neutralizzati

TRIESTE. Audax Sanrocchese, Azzurra, Breg, Isontina, Polisportiva Opicina, Sovodnje, Triestina Victory, Turriaco. Eccole in ordine alfabetico le squadre che hanno visto respingersi un calcio di rigore dallo stesso portiere durante il campionato di Seconda Categoria in corso. Il “neutralizzarigori” si chiama Mauro Persico, ha 18 anni ma già da due è l’angelo custode della porta del Muglia Fortitudo.

«Per me è una vera sfida. Osservo l’avversario prendere la palla, avvicinarsi al dischetto. Ne studio tutti i dettagli. Se guarda la porta, il modo di prendere la rincorsa e di calciare. La cosa più difficile è aspettare sino all’ultimo prima di decidere cosa fare», racconta Mauro.

I numeri, per ora, sono impressionanti. Su undici rigori assegnati contro il Muglia, i rivieraschi hanno subito solamente due gol, quelli messi a segno da Centro Giovanile Studenti e Audax Sanrocchese, gli unici a superare Persico. Tralasciando il Piedimonte, che lo ha calciato fuori, tutti gli altri otto penalty sono stati neutralizzati dal giovane portiere amaranto.

Nato il primo maggio 2001, muggesano, Mauro frequenta il terzo anno del “Sandrinelli” peraltro con buoni risultati. «Gioco a calcio da quando avevo 3 anni e mezzo. Ho iniziato con il Muggia, società con la quale ho militato per 7 anni. Poi ho trascorso una stagione alla Triestina, cui hanno fatto seguito quattro anni al San Luigi.

Successivamente sono tornato per un anno alla Triestina ed ora da due campionati difendo la porta del Muglia Fortitudo, la squadra del territorio dove vivo», racconta il giovane Persico. Titolare della prima squadra già dall’anno scorso il numero 1 rivierasco non ha dubbi nell’identificare il rigore parato più importante e quello più bello.

«Quello più prezioso è stato quello neutralizzato alla Triestina Victory (corazzata del torneo con 18 vittorie, 3 pari e nessuna sconfitta, ndr.) che ci ha permesso di mantenere l’1-1 strappando un buonissimo punto. Il più bello è quello che invece ho parato in trasferta a Turriaco nella prima giornata di ritorno. Sono volato a togliere la palla dall’incrocio dei pali. Peraltro anche grazie a questa parata siamo riusciti a vincere 2-1», ricorda Mauro.

Cresciuto con il mito di Gigi Buffon, ora grande estimatore del teutonico Marc-André ter Stegen, Persico racconta che il parare i calci di rigore è una caratteristica che ha da sempre: «Tre anni fa con la Triestina Allievi parai 8 tiri dal dischetto su 9. Sicuramente al termine di ogni allenamento mi esercito con i miei compagni, ma non è che lavori particolarmente su questa cosa. Mi viene piuttosto naturale».

Alla domanda sul perché abbia deciso di fare il portiere, Mauro non ha un attimo di esitazione: «Tutto merito di mio zio, Cristian Romano, e di alcuni filmati di quando giocava in porta. Lo ricordo come ieri: a 3 anni e mezzo mi sono presentato allo “Zaccaria” con i guanti. Da lì non li ho mai tolti». 

 

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