Per l'Unione un altro ko ora è in zona play-out

Gli alabardati impegnano la capolista fino all’eurogol siglato da Quadrini. Nella ripresa tanta confusione. La triestina raccoglie la settima sconfitta nelle ultime nove partite
TRIESTE
. Questa volta al Rocco salgono i cori contro i giocatori («Vergognatevi») e i fischi accompagnano l’uscita degli alabardati alla terza sconfitta in un mese su quattro partite casalinghe. Eppure non era questa contro il Sassuolo (capolista con quasi venti punti di vantaggio sull’Unione in classifica) la partita da vincere. Ma la Triestina ha perso, e sono sette le sconfitte, nelle ultime nove partite. E questa sequenza negativa non può non avere un significato. Il pubblico e gli appassionati lo colgono. La prima constatazione è che la squadra di Somma è precipitata in zona play-out.


Quadrini ieri ha trovato quello che un tempo si definiva il gol della domenica dopo una mezz’ora nella quale la Triestina era stata più pericolosa grazie alla vivacità del neo-acquisto Pit sulla sinistra e all’indubbio talento di Pasquato. Poi però la ripresa ha confermato l’ormai consueto trend negativo. Questa volta non ci sono state amnesie, ma la confusione sì. La squadra non è calata di concentrazione ma la condizione fisica è sembrata venire meno e la girandola di sostituzioni scelta da Somma nell’estremo tentativo di riacciuffare il risultato non ha certo giovato all’equilibrio tattico.


L’UNIONE POSITIVA
. Cambiano i protagonisti (con l’inserimento anche di due nuovi arrivati) ma Somma continua a proporre il modulo a trazione anteriore in voga ormai da oltre un mese. Pioli propone due punte e mezza con Martinetti, Noselli e Quadrini. Sul fronte alabardato Pit a sinistra e Nef sull’altro fronte spingono mettendo assieme a Pani, Gorgone e Testini spesso in inferiorità numerica il centrocampo della capolista (formato da Salvetti, Magnanelli e Riccio). Il risultato è che gli alabardati prendono in mano le redini del match. Due buoni cross di Pit dalla sinistra mettono in difficoltà Minelli e compagni, ma prima è Audel a concludere a lato e poi (21’) il colpo di testa troppo centrale di Nef è facile preda di Bressan. Il Sassuolo è sornione ma subisce la freschezza e i colpi di Pasquato che con due conclusioni di destro (23’ e 24’) impegna a fondo l’estremo difensore ospite. La Triestina c’è ma non trova la rete. More solito.


LA SVOLTA
. La capolista incassa senza traballare più di tanto ma al 37’ passa in vantaggio grazie a una prodezza di Quadrini. Su una punizione ribattuta dalla barriera l’ex trevigiano è sì un po’ libero ma trova coordinazione e traiettoria (nel sette) impossibile per il debuttante Calderoni. Per l’Unione è una doccia più fredda della temperatura del Rocco. Gli alabardati subiscono il contraccolpo ma non prestano agli avversari il fianco per il raddoppio. Si va al riposo con quattro palle-gol confezionate dall’Unione e una rete di svantaggio.


LA RESA
. A differenza del match col Piacenza la Triestina non riparte da una situazione favorevole. Ma il risultato è sostanzialmente il medesimo. L’Unione propone alcune trame in avanti che impensieriscono un Sassuolo che può giocare al gatto col topo. Non è un assedio ma una splendida palla depositata da Pit sulla testa di Testini, solo in area, viene indirizzata senza incisività da quest’ultimo nelle braccia di Bressan.

Somma cerca di dare una scossa ma anche in questo caso la sorte del match non cambia. Anzi. Audel esce (16’) per fare spazio a Della Rocca. La retroguardia si dispone a quattro con Pit che arretra a sinistra. Pioli adegua il suo scacchiere con Valeri per Quadrini e poi con Masucci per un deludente Noselli.


L’EPILOGO
. La Triestina è più stanca e scombinata degli avversari. L’unica inziativa alabardata in avanti è una punizione (26’) che si guadagna Testini indirizzata poi contro la barriera da Pasquato. Entra anche Siligardi per Gorgone (si materializza un inedito 4-1-3-2) ma il protagonista diventa Calderoni che al 29’ non fa rimpiangere Agazzi strappando via la palla dai piedi del lanciatissimo Masucci. Poteva essere il 2-0 così come poi la punizione di Bianco che incoccia il sette alla sinistra del portiere alabardato e il simil-cucchiaio di Martinelli (40’) che finisce di poco a lato. Al Rocco ci si rivede contro il Cesena. Dopo le ”forche caudine” (si spera di no) di Salerno.


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