Partenza choc a Brescia per l'Allianz, vana la rimonta
BRESCIA Il tema della settimana sarà questo: l’Allianz è quella che fa preoccupare per un tempo a Brescia rimediando un’imbarcata imbarazzante e 27 punti di scarto oppure l’Allianz è quella tutta orgoglio e battagliera che per un quarto annichilisce la Germani a casa sua e riesce a portarsi a tre punti di ritardo? Il pulcino bagnato dei primi 20 minuti o il leone rabbioso di quelli successivi?
Svolgimento del temino a vostro piacimento. Fossimo nell’Allianz, dopo aver rivisto allo sfinimento il filmino del primo tempo per capire quello che non si dovrebbe mai fare su un campo da basket, ci ripeteremmo come un mantra che la squadra vera è quella che è scesa sul parquet dopo l’intervallo. Perchè può anche succedere di perdere - e al PalaLeonessa è successo come è nella logica del ranking - ma se hai voglia di combattere puoi almeno sperare. E di battaglie, in un campionato dove persino le quotatissime Vu nere perdono per due volte in casa, ce ne saranno tante.
L’Allianz per la prima volta affronta un avversario più in emergenza. Il lungo Cline è out, Kalinoski è risultato positivo. Quattro stranieri a referto, oltre al naturalizzato Burns. Dalmasson non rischia i nuovi arrivi nel quintetto di partenza andando con Alviti ala piccola e Upson centro, oltre ai soliti Fernandez, Doyle e Grazulis. Dall’altra parte quel Drew Crawford che ci fece tanto male nei play-off contro Cremona due anni fa. E proprio Crawford con il play Chery scava subito nove punti a favore dei lombardi (14-5 al 4’). Dalmasson mette subito nella mischia Delia al 5’ per Upson e chiama il primo time-out per una squadra che sta cercando solo il tiro da fuori, e per giunta lo fa male.
Sul 19-7 al 6’ dentro Laquintana per Fernandez. Un minuto dopo ecco Cebasek per Alviti. Da Ros per Grazulis. Delia e Cebasek non avranno il ritmo partita ma almeno un po’ d voglia di fare a sportellate. Troppo poco comunque per un’Allianz nei primi dieci minuti in balia di Brescia. 29-9. Venti di scarto. Trieste non pervenuta. Molle, ostinata nelle forzature, senza un briciolo di nerbo.
Si riparte con la stessa musica. Allianz inconsistente, indifferenza emotiva di Doyle che dovrebbe essere il terminale principale della squadra soprattutto in assenza di Henry.Al 12’ 36-9. Ventisette punti di scarto. Partita abbondantemente conclusa ben prima dell’intervallo, in diretta televisiva. Potrebbe andare peggio, potrebbe piovere...
Tutto quello che può succedere d’ora in avanti rischia di essere virtualmente garbage time. Qualcuno comunque ha voglia di sbattersi per una utopistica rimonta. Davide Alviti, ad esempio. Porta l’Allianz a un break di 11-2 che riporta lo scarto sotto il ventello al 15’ (38-20). L’esempio contagia Tommy Laquintana che davanti al suo ex pubblico non ci sta a fare figure sbiadite. Ma andatelo a dire alla Germani che con un 10-0 restituisce al vantaggio le proporzioni precedenti. Al 18’ Alviti va in doppia cifra, metà dei punti biancorossi sono suoi (48-22), perchè venga tolto dal campo è mistero imperscrutabile. Prima dell’intervallo sale in doppia anche Doyle. Se la matematica non è un’opinione, sui 27 segnati dall’Allianz in 20 minuti (contro 48 bresciani) in otto hanno messo insieme la pochezza di sei punti...Sorprende in particolare Fernandez, con 0 su 7 dal campo e valutazione negativa.
Attenzione, al rientro in campo finalmente Trieste mostra segni di risveglio, con Grazulis e il solito benedetto Alviti. Undici a zero biancorosso con una difesa più decisa e meno arrendevole che per cinque minuti tiene a secco la Germani. 48-38 con Cebasek.
Brescia atterrita, Trieste clamorosamente di nuovo in partita. Altrochè. Laquintana da tre. Lo imita Doyle. E l’Allianz è a cinque lunghezze appena. Non solo. Ha la possibilità di arrivare ancora più sotto ma Upson dalla lunetta li canna entrambi. 53-48 al 29’. Parziale devastante di 21-5 per Trieste.
Upson non riesce a farsi perdonare l’errore di prima andando a spendere il quarto fallo su Chery. Il terzo quarti si congeda sul 56-48 ma l’Allianz ora ha un cuore che è tornato a battere. Signori, Doyle ha capito che chi ha classe superiore deve metterla a frutto. Provvede colpendo dai 6,75. Brescia sbaglia in attacco e Trieste la punisce con Delia a schiacciare di prepotenza. Al 32’ l’Allianz è a soli tre punti. 56-53.
Crawford e Burns non ci stanno. 62-53. Arancia improvvisamente pesante per entrambe le squadre , per tre minuti non si segna. Due infrazioni di passi biancorosse inframmezzate da una bomba di Sacchetti rivedono la Germani con uno scarto in doppia cifra.
L’Allianz ha un cedimento più emotivo che fisico e spreca possessi. A 4’ dalla sirena 67-55 dopo il sottomano di Laquintana. Ma Brescia si è ripresa il controllo del match e non lo molla più. —
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