Parte da Zagabria la prima corsa europea di Trieste
TRIESTE La tradizione ungherese, la scuola croata, la solidità montenegrina. I sogni di gloria internazionali della squadra maschile della Pallanuoto Trieste dovranno superare queste tre montagne. Ieri mattina la Lega europea nuoto ha effettuato gli attesissimi sorteggi per la composizione dei gironi dell’Euro Cup 2020-21, la seconda manifestazione per club del Vecchio Continente (la prima è la Champions League). La formazione del presidente Enrico Samer è capitata bene, almeno da un punto di vista logistico, nella location, visto che dal 4 al 6 dicembre sarà impegnata a Zagabria (solo la slovena Kranj sarebbe stata ancora più vicina). Un po’ meno fortunata, invece, è stata la composizione del girone formato da un terzetto da paura: Ray Petronio e compagni dovranno affrontare i padroni di casa del Mladost Zagabria, i montenegrini del Primorac Kotor e gli ungheresi dello Zf Eger. Il tecnico Daniele Bettini non nasconde la propria preoccupazione: «È stato un sorteggio durissimo perché affronteremo tre squadre di grande tradizione, delle autentiche corazzate abituate a fare grandi cose sul palcoscenico internazionale. Ma va bene così – aggiunge il coach alabardato – giocheremo con tranquillità e daremo il massimo in ogni partita, abbiamo tanta voglia di ben figurare».
Già. La tranquillità. Quella che purtroppo sta decisamente mancando in casa Trieste dopo i diversi casi di positività al Covid emersi tra i propri giocatori. E la prima esperienza in una competizione internazionale di questa portata si fa davvero subito in salita come racconta il direttore sportivo alabardato Andrea Brazzatti: «Attualmente la situazione è piuttosto complicato e non saprei dire se il 4 dicembre saremo in grado di essere a Zagabria per giocare. La società sta cercando una collaborazione con Asugi. Il problema è che rischiamo che ci manchi proprio il tempo materiale per avere le carte in regole per tornare a giocare». Già. Sarà proprio una corsa contro il tempo quella che Trieste dovrà intraprendere. La prima giornata chiave sarà quella di venerdì quando gli atleti risultati negativi effettueranno un altro tampone: se dovesse emergere qualche caso positivo, Zagabria rimarrebbe solo una chimera. Il secondo passo sarà quello di recuperare i giocatori positivi, il cui numero non è stato ancora comunicato dal club: «Il grosso ostacolo saranno le visite ai negativizzati. Sono parecchie, ma senza di esse, non si può ottenere l’idoneità sportiva necessaria per tornare a fare attività». Ancora una occhiata al regolamento. La prima fase prevede la partecipazione di 31 squadre provenienti da Croazia, Francia, Grecia, Montenegro, Romania, Russia, Serbia, Slovenia, Spagna, Svizzera e Ungheria. Le prime due di ogni girone accederanno alla fase successiva, ossia gli ottavi di finale (27 febbraio e 6 marzo), che porteranno sino alla finale con gara di andata il 24 aprile e return match l’8 maggio.
Riproduzione riservata © Il Piccolo