Pallanuoto Trieste, la storia di Nicola Levis: dai monti bellunesi al cloro della Bianchi

TRIESTE. Ritrovarsi catapultato dalla frazione di Casan di Ponte nelle Alpi a Trieste è stato quasi uno shock per Nicola Levis. Abbandonare le montagne bellunesi per seguire la propria passione, la waterpolo, è stata una intrigante scommessa. Per ora il 18enne centroboa della Pallanuoto Trieste la scommessa la sta vincendo, con grande gioia del club presieduto da Enrico Samer, il quale si coccola un baby dalle enormi potenzialità che nella trasferta di Anzio ha messo a segno il suo primo gol in serie A1.
«Trieste mi piace tanto. Città bella, accogliente, tranquilla. Ci sono arrivato quattro anni fa senza conoscere nessuno dopo aver fatto un provino alla “Bianchi”. Ho iniziato con l’Under 15, ora mi trovo a giocare in prima squadra con dei veri e propri campioni. Per fortuna mi sono integrato subito, anche a scuola, motivo per cui sono davvero contento del mio percorso triestino».
Studente all’ultimo anno del liceo scientifico “Galilei”, il giovane Levis coniuga con dedizione pallone e libri. «Non posso nascondere che i sacrifici da fare siano parecchi, ma se si vuole, sport e scuola possono andare a braccetto. Il prossimo giugno avrò l’esame di maturità, poi conto di iscrivermi all’Università. Voglio fare Fisica».
Contro l’Anzio Waterpolis il pontalpino alabardato ha trovato la gioia del primo gol nella massima serie nazionale. Una rete che ha contribuito alla preziosa vittoria della Pallanuoto Trieste. «Inizialmente il pallone mi è scivolato dalla mano, poi l’ho ripreso e davanti al portiere ho fatto due finte prima di metterla all’incrocio. La sensazione? Una profonda gioia. Spero sia il primo di tanti altri gol».
Levis ha trovato in Daniele Bettini un allenatore a tutto tondo. «Mi trovo benissimo con lui perché è preparato, ma è anche bravo da un punto di vista umano. Si sta dimostrando sempre molto disponibile. Se si è creato un gruppo così unito lo si deve innanzitutto a lui».
La stagione in corso si preannuncia davvero interessante per Trieste, in corsa su tutti i tre versanti: campionato, Coppa Italia ed Euro Cup.
«Credo che questa squadra possa raggiungere grandi risultati. Personalmente spero di poter trovare spazio per aiutare i miei compagni e magari essere convocato in Europa e mettere a segno anche il mio primo gol internazionale...».
In acqua, Nicola è stato preso sotto la propria ala da parte dell’altro centroba, Ivo Bego. «È sempre attento a quello che faccio e mi fornisce dei consigli molto preziosi. Tutti mi vogliono bene, mi sento molto fortunato anche perché nonostante la distanza ho due genitori, papà Ivan e mamma Patrizia, che mi stanno sempre accanto, venendomi a vedere quando giochiamo a Trieste. Anche grazie a loro sto vivendo questo bel sogno».
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