Pallanuoto Trieste, la rimonta non basta: ai rigori vince l’An Brescia
TRIESTE. La paura può giocare brutti scherzi. Sarà stato il clamoroso (ma meritato) 11-10 conquistato in gara-1. Sarà stato l’assordante tifo della Bruno Bianchi, davvero da brividi. Sarà stata la consapevolezza che di fronte c’erano i campioni d’Italia in carica, feriti, arrabbiatissimi. Resta il fatto che Trieste si è ritrovata sotto 7-0 di fronte ad una “Bruno Bianchi” stracolma di tifosi in un match che i più avrebbero ritenuto praticamente impossibile da ribaltare.
Invece, con una rimonta leggendaria, gli alabardati hanno capovolto il match, trovandosi addirittura in vantaggio prima di chiudere i tempi regolamentari sul 9-9. Purtroppo, dai cinque metri i bresciani sono stati più freddi: peccato, ma ci sta.
Mercoledì 18 maggio le due squadre di riaffronteranno per gara-3, quella decisiva, che assegnerà il pass diretto per la Champions League e per la finale scudetto contro la Pro Recco che in due gare ha battuto la Rari Nantes Savona.
Dura 118 secondi l’imbattibilità di Paolo Oliva: Luongo, defilato sulla sinistra, trova il pertugio per gonfiare la rete alabardata. Subito dopo Presciutti scaglia una bomba dai 6 metri che vale il 2-0 bresciano. A 4’23’’ Vapenski infila Oliva con la complicità della traversa (anche se ci vorrebbe il Var per avere la conferma che la palla sia entrata).
Nel secondo tempo Trieste rimane ancora ai blocchi di partenza. Lazic a 1’28’’, in azione di superiorità numerica, trasforma un bell’assist di Renzutto. In superiorità numerica Luongo cala il pokerissimo riuscendo ad evitare il contrasto di Petronio. Va tutto bene al Brescia che a 3’50’’ con un tiro non irresistibile di Dolce trova il 6-0. A 4’31’’ altro “gol fantasma” con Presciutti che con l’uomo in più firma il 7-0.
Trieste finalmente si sblocca a 5’43’’: tiro di Petronio parato da Tesanovic, la palla arriva a Bego che non sbaglia. A 6’49’’ Mezzarobba mette la palla sopra la testa del portiere avversario per il gol del –5. La partita si scalda sulle panchine, con quella bresciana che incassa un cartellino rosso. A 2’’ dalla fine arriva l’8-2 di Costantin.
Al cambio di campo Trieste risorge. Dopo 40’’ Mezzarobba rimanda a –5 gli alabardati. Poi sale in cattedra Oliva che respinge un rigore a Presciutti. Esplode la Bianchi a 4’55’’ con il diagonale vincente di Buljubasic che vale il –4. Pazzesca bomba di Bini dalla lunghissima distanza a –1’24’’ dalla sirena: Trieste è a –3. A –30’’il capitano, Ray Petronio, va a referto con un missile: Trieste è a –2. I Bettini boys ci credono.
Gli ultimi otto minuti si aprono con Buljubasic che dopo 42’’ si inventa una beduina che esalta la Bianchi: Trieste è a– 1. A 3’46’’ arriva il pareggio. È firmato da Podgornik. Manca solo il sorpasso. Eccolo. È di Michelino Mezzarobba. Mancano 2’54’’. Trieste è avanti 9-8: perdeva 7-0. Pelle d’oca. Brescia riemerge a –2’23’’con Presciutti: è il gol del 9-9. Gli ultimi sessanta secondi sono al cardiopalma. L’allenatore Bovo viene espulso. Non si segna più. Finisce 9-9. Si va ai rigori.
Inizia Petronio: palo e gol. Tocca a Renzuto Iodice: per vie centrali, non sbaglia ed è 1-1. Mezzarobba: parato. Presciutti: rimbalzo sull’acqua e gol. Razzi: metà altezza, imprendibile, rete. Luongo: Oliva c’è, si rimane sul 2-2. Buljubasic: di potenza, Trieste è avanti. Vapenski: freddezza e gol del 3-3. Vrlic: di potenza, gol. Alesiani: non sbaglia ed è 4-4.
Finito il primo round in parità si ricomincia. Inizia Petronio: tiro fuori dallo specchio. Renzuto Iodice: niente da fare, Oliva risponde presente. Mezzarobba: parato. Presciutti: gol della vittoria. I rigori finiscono 5-4. Vince l’An Brescia. Mercoledì la gara decisiva.
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