Pallamano Trieste, il portiere Garcia brinda alla promozione in Gold: «Un premio meritato»

La grande rivalsa della saracinesca italo-argentina, vero pilastro dei biancorossi: «Speriamo che l’anima di questa squadra resti invariata anche l’anno prossimo»

Lorenzo Gatto
Facundo Garcia, portiere della Pallamano Trieste
Facundo Garcia, portiere della Pallamano Trieste

Arrivato a Trieste nel mercato invernale della stagione 2023/2024, per cercare di dare solidità difensiva a una squadra che stava lentamente scivolando verso la serie A Silver, Facundo Jesus Garcia ha vissuto come una sconfitta personale la retrocessione.

Avrebbe potuto lasciare e trovare un posto nella massima serie visto che le richieste non mancavano. Ha voluto restare in biancorosso per vincere una personale scommessa e riportare Trieste sul palcoscenico del massimo campionato.

«Siamo ripartiti con grande determinazione – ricorda Garcia ripercorrendo il film della stagione –, ma con le incognite che una serie A Silver a girone unico portava con sé. Nonostante l’esperienza di Gold che molti di noi avevamo, non c’era la certezza di poter essere da subito vincenti, considerata la grande concorrenza che trovavamo in partenza. E invece – continua il portiere italo-argentino –, abbiamo cominciato a vincere e, passo dopo passo, abbiamo preso consapevolezza di quella che avrebbe potuto essere la nostra stagione. Siamo stati bravi sul campo e ben guidati da fuori. Carpanese ha saputo, fin dal primo giorno, dare a questo gruppo ruoli e responsabilità ben definite».

E la promozione è arrivata come premio per le fatiche di una stagione che ha legato ancor più Garcia alla realtà triestina. «Adoro Trieste – conferma Facundo –. Sarà che in questa città ho ritrovato quel mix multiculturale con cui sono cresciuto in Argentina, ma sia io che mia moglie ci stiamo trovando davvero bene. Viviamo la città nella sua pienezza e non ci stanchiamo davvero mai di girarla per conoscerla in ogni suo aspetto».

Tornando alla pallamano, inevitabile dare uno sguardo al prossimo futuro. «Rispetto alla Silver – sottolinea con forza Garcia –, la Gold è un altro sport. Dobbiamo esserne consapevoli e non sottovalutare le difficoltà perché, se vogliamo portare avanti il progetto per cui questa nuova società è nata, serviranno almeno tre giocatori di qualità. Quello che non deve cambiare è l’anima di questa squadra. Sono stati i giocatori triestini a dare forza al gruppo, consentirci di lavorare duramente nel corso della settimana e a far capire a chi è arrivato da fuori città cosa significa indossare questa maglia e quanto impegno ci vuole per indossarla».

Un impegno ormai agli sgoccioli che domani alle 15.30, al PalaChiarbola con ingresso gratuito, vedrà Trieste affrontare l’ultimo match casalingo della stagione contro il Verdeazzurro Sassari.

«La società ha voluto garantire l’ingresso omaggio ai nostri tifosi per invitare tutti a fare festa con noi – conclude Garcia –. L’orario inconsueto del match ci permetterà alla fine di fermarci con loro per brindare assieme alla promozione».

 

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