Pallacanestro Trieste, mercoledì il recupero contro Varese

Si inizierà alle 18 in via Flavia. I biancorossi hanno l’occasione di rifarsi del ko con Sassari. Indispensabile ritrovare Henry
Un time-out carico di adrenalina per l'Allianz Trieste
Un time-out carico di adrenalina per l'Allianz Trieste

TRIESTE Fino a sabato scorso sembrava improbabile, qualche spiraglio si era aperto l’altra sera, ieri a metà pomeriggio il comunicato da parte della Legas: Allianz Trieste-Openjobmetis Varese si recupera domani. Alle 18 si consumerà sul parquet di via Flavia la partita in calendario lo scorso 3 gennaio e rinviata in seguito ai casi di positività al Covid tra i varesini. Per l’Allianz - che avrà di fronte un avversario decimato e inevitabilmente in condizioni atletiche non ottimali - è l’occasione di consolidarsi in una posizione ben distante dal fondo classifica. I varesini, ultimi a quota 6, hanno comunque altre tre gare poi da recuperare. Trieste ha anche l’opportunità di rifarsi dopo l’anonima prestazione interna contro il Banco di Sardegna Sassari. Se ne parla da anni e sarebbe davvero una buona idea quella di mettere ordine tra le memorabilia della storia del basket triestino: nel giorno del tributo al grande Dado Lombardi la gigantografia e il ricordo dell’Hurlingham che con un manipolo di muloni sfidava il mondo senza paura magari sarebbe servita di ispirazione. Giusto per metterci quella carica e quell’orgoglio mancati nel devastante break subito in apertura di match. Paradossale che l’unico a trarne ispirazione stesse seduto dall’altra parte della barricata, coach Poz...

La costante delle partenze ad handicap è pericolosa. A Cremona e a Casalecchio di Reno Trieste è riuscita a raddrizzare la situazione, contro una formazione di caratura superiore come Sassari naturalmente quella zavorra si è rivelata insostenibile. Quando un episodio si ripete così spesso va trovata una spiegazione. Anche perchè dover subito recuperare una decina di punti di scarto comporta un dispendio di energie evitabile con un approccio meno soft. HENRY Migliorabile anche il capitolo Myke Henry. Coach Dalmasson ha fornito la sua spiegazione dell’impiego centellinato dell’ala Usa: è atleticamente limitato dalla terapia cortisonica. Apprezzabile che Henry nel corso della scorsa settimana abbia chiesto di allenarsi da solo per esercitarsi al tiro. L’impressione, dall’esterno, è che adesso ci sia poco del giocatore sorridente, grintoso, trascinatore visto all’inizio della stagione. L’appannamento più che fisico sembra psicologico, da parte di un giocatore - alla prima esperienza in Italia - che vive la frustrazione di non poter esprimersi come sa e vorrebbe. Probabilmente in questo momento ha bisogno di venir incoraggiato, “coccolato” da parte di staff e squadra, riconosciuto come una pedina importante dell’Allianz. Il potenziale è quello visto all’esordio in serie A contro Cremona, Mvp della giornata. Una risorsa che può coesistere tecnicamente con l’altra ala piccola, l’ottimo Alviti, visto che l’Usa può giocare guardia così come l’azzurro si può adattare ad ala forte tattica. Per proseguire nella pagina di sinistra della classifica l’Allianz ha bisogno di Henry. Magari vedendolo tornare al sorriso già domani, contro Varese.

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