Palla di Cristallo: adesso per la seconda fase, olio di gomito...
Sabato prossimo: arriva Bologna, che al pari di Trapani ha un conto in sospeso, dopo il blitz all’andata della Pallacanestro Trieste

Son passati tre giorni, ma la partita dei record di Trapani non può andare in archivio con una semplice alzata di spalle.
Una partita da 219 punti è roba da Nba, dove di minuti ne giocano 48, otto in più rispetto a noi. Peccato che i record belli se li son portati a casa solo i siciliani, che sul totale ne han segnato 131. E l’unico record per Trieste sono appunto i punti di scarto subiti: mai così tanti in 50 anni di storia del club!
Qualcuno potrà osservare che perdere di 43 o di…1, per la classifica non fa differenza. Vero, ma quante scorie lascia? Lo vedremo sabato prossimo, una settimana dopo il viaggio più lungo dell’anno in casa di quegli squali (nome omen, direbbero i latini) che l’odore del sangue l’annusavano dagli ultimi secondi di Torino con la “rubata” di Brooks per il contropiede della beffa. Perdere in casa di quella che da domenica è una delle quattro prime in A/1 dopo tutto ci sta. Ed è forse tempo perso dilungarsi oggi sul come. Anche se brucia e magari preoccupa un po’.
Ci sarebbe piaciuto vedere un po’ di cattiveria, magari anche qualche randellata, di fronte ai frombolieri che in ossequio alla loro città hanno usato proprio… il trapano (passatemela, dai) per quaranta minuti.
Dicevamo di sabato prossimo: arriva Bologna, che al pari di Trapani ha un conto in sospeso, dopo il nostro blitz all’andata. Quella contro i virtussini è uno dei due soli match casalinghi (l’altro sarà contro Trento) che Trieste dovrà giocare da qui alla fine della stagione regolare contro squadre che la precedono in classifica.
Anche se oggi, col cerchietto rosso è segnato il match della domenica delle palme, al Taliercio contro la Reyer: la sfida più insidiosa che divide la squadra di Christian dall’approdo ai play-off. Riusciremo ad essere al gran completo tra poco meno di un mese? È quello che comprensibilmente si chiede il tifoso, perché va bene non nascondersi dietro l’alibi delle assenze, ma è anche vero che portare via alla squadra costruita così bene in estate tre pedine del calibro di Reyes, Ross e Valentine (rigoroso l’ordine alfabetico!) non è proprio aspetto marginale. Chiedere alla Palla di Cristallo se sotto Pasqua potremo rivedere il sorriso dei dodici titolari tutti assieme sul parquet – come domandano i venticinque nostri affezionati lettori – è il quesito del momento, destinato a restare per ora senza risposta.
Nel frattempo a otto turni dalla fine, con 16 punti a disposizione, possiamo cominciare col giochino più divertente del campionato: quanti ce ne servono ancora per brindare ai play-off? Lo scorso anno – pensate – ne bastarono 28 a Tortona per agganciare l’ottavo posto. Due punti in più di quanti ne ha Trieste oggi. Ma l’ammucchiata ai vertici di quest’anno non promette passeggiate di salute. Bisognerà sgomitare, anche con un pizzico di cattiveria. Proprio quella mancata a Trapani…
Riproduzione riservata © Il Piccolo