Otto Daspo dopo il derby a carico di tifosi dell’Alma
TRIESTE. Otto Daspo, per la durata complessiva di 22 anni, sono stati emessi dal Questore di Udine Claudio Cracovia, su segnalazione della Divisione Anticrimine, nei confronti di altrettanti tifosi dell’Alma Trieste per fatti di cui sono stati protagonisti prima e durante il derby a Cividale del 19 marzo scorso fra Gsa Udine e Alma.
Mai prima d’ora un provvedimento così pesante nel suo complesso era stato preso, in dieci anni esatti dalla introduzione del Daspo, nei confronti di supporters della pallacanestro a Trieste. C’era già stato qualcosa negli anni scorsi, ma si era trattato di qualche singolo caso. Così tanti e così pesanti in un colpo solo (ricordiamo che il divieto previsto dalla Legge Pisanu va da un minimo di un anno a un massimo di 5) sono invece una novità, nell’ambiente biancorosso.
La “tariffa-base” per tutti è stata di 2 anni, perchè appena scesi dai pullman, all’esterno del palasport cividalese, hanno acceso fumogeni, costringendo le forze dell’ordine a intevenire nella gestione del flusso di pedoni e veicoli (tanto che per qualche minuto era stato bloccato anche il traffico) e alla fine, gettando i fumogeni stessi nell’erba che costeggiava la strada avevano generato un principio d’incendio della sterpaglia. Ai quattro incensurati la durata del Daspo si è fermata ai 2 anni, mentre ad altri due che hanno precedenti per reati contro l’ordine pubblico, il divieto di assistere alle partite è stato innalzato a 3 anni. Gli ultimi due del gruppetto sono il presunto lanciatore del bicchiere di birra contro Mastrangelo a partita in corso e l’individuo che ha orinato in pubblico. Avendo anche loro precedenti penali, ai 3 anni è stato aggiunto un ulteriore anno di Daspo a testa, arrivando a 4 per ciascuno. Le generalità dei colpiti da Daspo non sono ovviamente state rese note, ma da quel che si è potuto sapere, tutti sono maggiorenni.
Gli otto tifosi a cui è stato vietato di assistere agli incontri di basket hanno adesso due possibilità per ricorrere contro il provvedimento. La prima è al Prefetto, personalmente o tramite un avvocato di fiducia, entro 30 giorni dalla notifica del Daspo. La seconda è al Tar, entro 60 giorni dalla notifica.
Riproduzione riservata © Il Piccolo