Orchette insaziabili, a Napoli uno show che vale la serie A1

Le ragazze alabardate in gara-2 non fanno sconti (16-7) all’Acquachiara e conquistano la massima divisione

NAPOLI Per la prima volta nella propria storia, la città di Trieste avrà una squadra di pallanuoto femminile in serie A1. Missione compiuta per le splendide orchette alabardate, la squadra rosa della Pallanuoto Trieste che ieri ha espugnato (a dir poco magistralmente) la piscina di Scampia battendo le padrone di casa dell'Acquachiara per 7-16 (1-5; 1-2; 3-5; 2-4) e confermando così la vittoria per 11-6 ottenuta domenica scorsa alla “ Bruno Bianchi” davanti a oltre 700 calorosi tifosi triestini.

Una vittoria netta e limpida per le ragazze allenate da Ilaria Colautti che hanno giocato la partita perfetta tanto declamata alla vigilia di gara-2 di questa straordinaria serie di gare valide per la finale play-off. Che Trieste fosse superiore all'Acquachiara lo si era già capito alla “Bianchi”, ma che le ragazze del presidente Enrico Samer potessero andare a sbancare Napoli praticamente andando sul velluto nemmeno il più ottimista dei supporter lo avrebbe mai potuto pronosticare. Tutto quasi più facile del previsto, insomma, a testimonianza di come questo fosse davvero l'anno delle orchette.

A sbloccare il match ci pensa l'azzurra Lucrezia Lys Cergol. Pronta la replica di Mazzola che in azione di superiorità numerica fa 1-1. Poi si scatena Klatowski che prima sfrutta al meglio un'inferiorità numerica delle avversarie e poi realizza l'1-3 a giocatrici pari. L'Acquachiara affonda ancora, inesorabilmente, sotto i colpi di Guadagnin e Gant, che a 40'' dalla fine del primo tempo chiude il risultato sull'1-5. L'inizio della seconda frazione di gioco si apre con il sesto gol alabardato, siglato da Jankovic.

L'Acquachiara spezza il digiuno di reti grazie al gol di De Magistris, ma Trieste ci mette ancora lo zampino con Gant per il 2-7 con cui si va al cambio campo. La favola inizia davvero a realizzarsi nel terzo tempo con l'ottavo centro firmato da Cergol con una bomba dalla distanza, seguito da un altro gol da posizione da boa ed un altro missile acquatico che vale il 2-10: la A1 è praticamente in tasca. Le napoletane si scuotono con una rete su rigore di Foresta – lo spauracchio della Bianchi con 4 gol personali – ma Zadeu in superiorità ristabilisce l'ordine. Vanno a referto poi Tortora per le napoletane, Russignan e ancora Tortora su rigore per il gol che vale il 5-12. Nella quarta frazione Trieste ribadisce la propria superiorità. Segnano ancora Gant, Tortora (su rigore) e Mazzola, quest'ultima a 4'53'' dallo scadere. Trieste incrementa il vantaggio siglando la quattordicesima rete con Lucrezia Cergol a 2'07'' dalla sirena finale, seguita dalla quindicesima perla, ancora ad opera dell'azzurra Lys, peraltro, con la mano sinistra. La festa del gol alabardato si chiude con l'ultimo centro che porta la firma di Sara Guadagnin. Sembra quasi tutto dannatamente troppo facile e pure è andata proprio così. Non è più un sogno. La Pallanuoto Trieste annichilisce l'Acquachiara perdi 7-16 e ne vola in A1, a rappresentare, per la prima volta Trieste nel gotha della waterpolo nazionale. —
 

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