Ora il Ponziana rischia di sparire

La gloriosa società biancoceleste in difficoltà finanziarie e con il Ferrini indisponibile
Una partita giocata allo stadio Ferrini
Una partita giocata allo stadio Ferrini

TRIESTE Il Circolo sportivo Ponziana rischia di sparire definitivamente dal panorama calcistico triestino. Smantellato il proprio settore giovanile, la società ultracentenaria, reduce da una stagione tribolatissima, in cui con un mezzo miracolo il gruppo allenato da Renato Pozzecco è riuscito a mantenere la Prima Categoria vincendo lo spareggio ai danni della Pro Gorizia, dovrà ora affrontare un enorme problema: trovare una nuova casa. Il terreno di gioco del “Ferrini”, infatti, non potrà essere omologato per il prossimo campionato dei veltri causa la vetustà dell'erba sintetica.

E senza il proprio campo il sodalizio presieduto da Alessandro Davanzo, che come altre società non gode certo di ottima salute finanziaria, dovendo affrontare la spesa dell'affitto per un nuovo campo, difficilmente si iscriverà al prossimo campionato.

Pochi giorni fa una delegazione di giocatori capitanata da Tarable ha chiesto a Davanzo certezze per il proprio futuro: il desiderio per molti è di rimanere in biancoceleste, ma senza garanzie lo svincolo dei giocatori è la richiesta naturale per poter proseguire a giocare altrove. Sulla difficile vicenda è intervenuto il sindaco, nonché assessore allo Sport di Trieste, Roberto Cosolini: «Il Ponziana non potrà più giocare al Ferrini perché l'erba, che fa parte della primissima generazione di sintetico, non va più bene, e la riqualificazione del manto erboso non è contemplata causa il patto di stabilità ma anche perché la copertura economica (si parla di una cifra attorno ai 600 mila euro, ndr) non è completamente garantita». Senza quell'intervento, però, la prima squadra non potrà più scendere in campo nello storico impianto di piazzale delle Puglie.

Cosolini è ottimista: «Lunedì mi incontrerò con il presidente Davanzo e proporrò delle soluzioni che per ora non posso anticipare. Dico solo che davvero fiducioso che il Ponziana continuerà a proseguire la propria attività, seppur lontano dal Ferrini». Tra i giocatori, ovviamente, c'è tanto fermento. Alessandro Noto, atleta cresciuto col Ponziana, tornato qualche mese fa coi veltri per contribuire alla difficile salvezza di quest'anno, racconta: «Sono tornato con grande entusiasmo a vestire la maglia del Ponziana. Ho trovato un gruppo di venti ragazzi davvero splendido, supportato da ottimi dirigenti. Purtroppo sappiamo che il presidente non ha l'opportunità di riqualificare il campo e pare che le istituzioni non abbiano dato garanzie a tale proposito. Giocare sul campo del Ferrini è come giocare sul cemento. Speriamo davvero che la situazione si risolva, ma non sarà affatto facile». La situazione rimane tesa e se non dovesse trovare una soluzione, il Ponziana, già privo del settore giovanile, potrebbe veder disciogliersi anche la prima squadra.

Prosegue Noto: «Auguro il meglio al Ponziana e spero non sparisca dal palcoscenico dilettantistico, però auguro anche il meglio ai miei compagni che possano avere la possibilità di praticare questo sport indipendentemente dal Ponziana».

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