Ocean Race, il team di Bolzan primo nell’inferno della tappa più dura LE VIDEOINTERVISTE

Vittoria dell’equipaggio con il velista isontino nella tappa che ha doppiato Capo Horn

TRIESTE Era passato per primo a Capo Horn. È giunto per primo anche al traguardo di Itajaì, in Brasile. Team Brunel ha vinto la settima tappa della Volvo Ocean Race, la tappa più dura, lunga con le sue 7.600 miglia teoriche, e difficile dell’intero giro del mondo a vela in equipaggio, partita il 18 marzo da Auckland in Nuova Zelanda, segnata dalla tragedia della morte di un velista di Scallywag, l’inglese John Fischer, caduto in mare e mai più ritrovato.

Ocean Race, l'isontino Bolzan primo al traguardo in Brasile


Lo scafo, con Bouwe Bekking alla sua ottava partecipazione e alla guida di un equipaggio internazionale di cui fa parte anche il velista di Romans d’Isonzo Alberto Bolzan, è giunto sul traguardo martedì 3 aprile alle 16.45 e 18 secondi (ora italiana) dopo 16 giorni, 13 ore, 45 minuti e 18 secondi di navigazione, battendo i franco/cinesi di Dongfeng di soli 14 minuti e 50 secondi.

«Questa vittoria per noi è sicuramente molto positiva - ha commentato all’arrivo Alberto Bolzan -: anche per la classifica, perché è una tappa che vale doppio. Anzi, per la classifica generale è proprio una svolta che ci fa ripartire, dopo l’ultimo posto ad Auckland. È stata una tappa nel corso della quale abbiamo trovato il giusto compromesso fra spingere ed essere conservativi nei momenti in cui serviva esserlo».

La triestina Clapcich dopo Capo Horn: "Onde enormi e tanto freddo"

Ma è stata, questa, la tappa più dura dell’intera Ocean Race: «Il momento più difficile è stato quello del passaggio di un fronte quando le condizioni erano molto dure ed è stato anche il momento in cui è arrivata la bruttissima notizia arrivata da Scallywag della scomparsa di un suo velista. Un momento davvero terribile, che ricorderò per tutta la vita». Tra l’altro, Alberto Bolzan si è anche tolto la soddisfazione di passare Capo Horn in prima posizione per la seconda volta consecutiva, dopo l’esperienza con Alvimedica nel 2015, nella precedente edizione della Volvo Ocean Race.

Turn the Tide on Plastic, con la triestina Francesca Clapcich a bordo, è arrivata a in quarta posizione sulle cinque barche rimaste in gara in questa terribile settima tappa della Ocean Race.

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