Ocean Race, Clapcich ancora beffata all’arrivo “in volata”

La regata attorno al mondo approda a Hong Kong con la vittoria di Scallywag, la barca di casa, dopo una tappa profondamente segnata dalla calma piatta equatoriale e da due incidenti, uno molto grave
Leg 4, Melbourne to Hong Kong, start. Photo by Ainhoa Sanchez/Volvo Ocean Race. 02 January, 2018.
Leg 4, Melbourne to Hong Kong, start. Photo by Ainhoa Sanchez/Volvo Ocean Race. 02 January, 2018.

TRIESTE Una tappa, questa quarta della Volvo Ocean Race appena conclusa, pesantemente condizionata dai Doldrums, la calma piatta equatoriale e, nel finale, segnata dalla drammatica collisione davanti a Hong Kong tra Vestas e un piccolo peschereccio con la morte di un pescatore cinese. Dopo che anche la barca vincitrice, Scallywag, aveva vissuto attimi di panico, con un velista finito in mare, sbalzato fuori bordo da un’onda.

Vittoria in casa E così è scivolata in secondo piano la vittoria d’orgoglio del team con bandiera di Hong Kong Sun Hung Kai/Scallywag che ha imposto il proprio marchio sulla quarta tappa della Volvo Ocean Race. Una vittoria storica per lo skipper David Witt e il suo team, una vittoria costruita prendendo il comando in pieni Doldrums. «Avevamo un piano e ci siamo attenuti. A volte funziona, a volte no e questa volta ha funzionato per noi» ha detto Witt. In questo modo, Scallywag non ha pagato nemmeno il pesante rallentamento dovuto alle operazioni di recupero di un proprio uomo, Alex Gough, scaraventato in mare da un’onda. Witt ha anche esaltato l'importanza della vittoria della barca proprio a Hong Kong. Per il proprietario del team, Seng Huang Lee, è stato infatti un grande momento: «Siamo un team di proprietà privata e il nostro proprietario mr. Lee ha riversato la sua passione e il suo entusiasmo in questo progetto. Questa vittoria è davvero speciale, un'enorme trampolino per il futuro di Scallywag».

Il ritiro di Vestas Dietro Scallywag, Vestas 11th Hour Racing e Dongfeng Race Team stavano combattendo per il secondo posto quando Vestas è rimasta coinvolta nella collisione con il piccolo peschereccio cinese che ha causato la morto di un pescatore. La barca in regata si è immediatamente ritirata dalla tappa, raggiungendo comunque Hong Kong con i proprio mezzi.

Clapcich sesta con Turn Sesto posto finale per Turn the Tide un Plastic, la barca con a bordo la velista triestina Francesca Clapcich, preceduta ancora una volta di un niente (meno di un’ora - 53 minuti e 4 secondi - dopo 18 giorni di navigazione) da Team Brunel, la barca del cui equipaggio fa parte l’altro velista regionale in gara, Alberto Bolzan, rimasto però a terra in questa tappa (e riposatosi in questo mese tra la propria casa di Romans d’Isonzo e seguendo la fidanzata Nicole Fedele, campionessa di parapendio impegnata in Colombia nella tappa di Coppa del Mondo). Nella classifica generale Turn the Tide ancora settimo (e ultimo) con 8 punti e Brunel quinto a 17 (a -2 da Scallywag).

Prossima tappa Il calendario della Volvo prevede sabato la in-port race e quindi domenica la Round the Island Race. Il primo febbraio la partenza della quinta tappa sprint di 100 miglia Hong Kong-Guangzhou-Hong Kong.


 

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