Nuovi soci per la Triestina calcio
Voci di rimpasto nella Lbk Triestina Holding col controllo del pacchetto che va ai fratelli Craft del Tulsa. Presidente resta per ora Rosenzweig

I fratelli Craft non ci sono mai stati, non erano per capirci nel gruppo di investitori che in più occasioni il presidente Ben Rosenzweig ha portato in visita nella nostra città per mostrarne le meraviglie. Ma erano già presenti nella LBK Triestina Holdings, ovvero la società costituita dal fondo LBK Capital allo scopo di controllare la società alabardata.
La novità
La novità è che negli scorsi giorni, dopo un rimpasto interno, i tre fratelli avrebbero aumentato la propria quota acquisendone la maggioranza o comunque il controllo. Stiamo parlando per la precisione di Joseph W., di Ryan e di Kyle Craft, come detto già presenti all’interno del club, che a quanto pare (mancano comunicazioni ufficiali) ora detengono la maggioranza (60%). Non solo ma i Craft a fine ottobre avevano erogato un finanziamento di 2,5 milioni di dollari alla Lbk Triestina Holding con a garanzia il diritto di pegno sul capitale sociale.
Rimpasto societario?

Quell’operazione è legata al rimpasto societario in atto? Possibile, anche se il bond sottoscritto aveva una scadenza al 15 aprile e quindi tecnicamente solo da quella data il pegno “sarebbe esigibile”. La relazione certamente c’è visto che i soggetti in campo sono gli stessi anche se il timing rappresenta un’incognita. I tre fratelli peraltro sono anche proprietari del Tulsa Fc, la società sportiva americana con la quale la Triestina aveva annunciato già un anno fa una partnership strategica a lungo termine, in termini assoluti la prima collaborazione tra un club professionistico italiano e una squadra del campionato USL, una partnership che abbraccia tutte le aree della gestione tecnica della squadra, dallo scouting all’analisi dei dati, dallo sviluppo dei giocatori alle migliori pratiche a livello operativo.
Legami americani
Si rafforza in pratica il legame fra il club americano e la Triestina, e in particolare con i proprietari del sodializio Usa, tutti nativi proprio di Tulsa. e figli di Joseph W. Craft III, presidente, amministratore delegato e direttore di Alliance Resource Partners, una società energetica diversificata e uno dei più grandi produttori di carbone degli Stati Uniti orientali, nonché presidente e ad di Alliance Holdings GP, altra società quotata in borsa al Nasdaq. Da fonti vicine alla Triestina trapela che al momento non muta assolutamente l’organigramma del club, né tantomeno i progetti già ben noti. Ma una manovra finanziaria e di assetto di tale entità potrebbe sottendere altri progetti. Di certo potrebbe creare una situazione di stand by nonostante la presenza di Ben Rosenzweig come presidente, anche sui progetti che al momento rimangono in piedi quali la costruzione del centro sportivo a Montedoro e la gestione diretta dello stadio Nereo Rocco.
Scadenza tesserati
E attenzione al 17 febbraio che è il giorno della scadenza per il pagamento delle retribuzioni dei tesserati del trimestre ottobre-dicembre. Una somma da versare attorno ai tre milioni di euro improrogabile.
Insomma una tale perturbazione non è il massimo proprio nella fase in cui sul piano sportivo la Triestina si gode la vittoria sul Trento, bella e preziosissima visto che la porta a soli 4 punti dal sestultimo posto, occupato proprio da quella Pro Vercelli che sabato ospiterà l’Unione. Insomma se sul campo si comincia a vedere un po’ di luce servirà che i responsabili della società facciano al più presto la massima chiarezza sull’assetto della stessa. Per l’Unione non sembra esserci pace.
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