Mujalonga sul Mar a Salami

TRIESTE. La 14esima Mujalonga sul mar si è chiusa nel segno del mantovano di origini marocchine Marco Najibe Salami e della keniana Mary Wangari Wanjohi. I due atleti hanno dovuto superare gli avversari e le insidiose raffiche di vento, ma alla fine sono riusciti a mettere le mani sulla 14esima edizione di una delle più apprezzate 10 chilometri su strada che si corrono in Italia.
Il portacolori dell'Esercito ha potuto così concedere il bis dopo la vittoria ottenuta nel 2015, mentre la gazzella di Nyahururu, centro abitato situato nella Rift Valley, a 2300 metri di quota, ha conquistato il record della gara che da due anni aveva trovato posto nella bacheca dell'altoatesina Silvia Weissteiner.
La manifestazione organizzata dalla Trieste Atletica, valida come seconda prova del Trofeo Provincia di Trieste, ha portato a correre sul lungomare muggesano oltre duemila persone. In 600 hanno coperto il percorso competitivo, raggiungendo Lazzaretto e rientrando a Porto San Rocco dopo aver attraversato la base logistica militare. Un terzetto di top runner ha preso il largo subito dopo lo sparo dello starter, rimanendo unito fino al sesto chilometro. Marco Salami, il marocchino Said Douirmi (Atletica Biotikna) e il trentino della Trieste Atletica Nekagenet Crippa hanno sfiorato il territorio sloveno correndo a un ritmo di poco superiore ai 3 minuti al chilometro, fino a quando il tratto del percorso all'interno della base militare non ha rotto questo equilibrio. Salami, infatti, è riuscito con un paio di cambi di ritmo a scrollarsi di dosso le resistenze avversarie, liberandosi del giovane Crippa nel punto più muscolare dell'intero tracciato. La coppia di testa a questo punto ha deciso di stringere un momentaneo patto di non belligeranza, fatto di continui cambi al comando, in modo da suddividersi equamente la fatica causata dalle folate di borino che hanno ostacolato gli atleti nei tre chilometri finali. Salami e Douirmi sono entrati a Porto San Rocco affiancati. La volata finale ha premiato il trentaduenne di Ostiglia, che ha tagliato il traguardo in 30'16, mentre Douirmi, che è stato leggermente ostacolato da una moto presente sul percorso, si è dovuto accontentare della seconda posizione. Sull'ultimo gradino del podio è salito Crippa (31'02"), ritornato alle competizioni dopo uno stop di cinque mesi dovuto a un infortunio al tendine d'Achille. Quarto posto per il keniano Henry Kimtai Kibet, dell'Atletica Valle Brembana, che in 32'40" si è lasciato alle spalle la broncopolmonite degli ultimi mesi, mentre in quinta posizione si è rivisto un ottimo Daniele Torrico (Trieste Atletica/32'43"). Il triestino delle Fiamme Gialle Patrick Nasti, invece, si è ritirato poco dopo la partenza, a causa di un malessere. Il siepista allenato da Roberto Furlanic ha voluto comunque essere alla partenza della gara organizzata dalla sua società.
La favorita della vigilia Nadia Ejjafini si è dovuta arrendere alla coppia keniana del team austriaco Run2gether. Mary Wangari Wanjohi, in particolare, ha da subito tenuto alto il ritmo di corsa e, nonostante un guaio muscolare patito dal secondo chilometro, ha stretto i denti e in 33'15" è andata ad abbassare di quattro secondi il primato della gara, chiudendo al primo posto davanti alla compagna di squadra Viola Chepngeno (34'48"), alla portacolori dell'Esercito Ejjafini (35'07"), alla triestina di adozione Teresa Montrone (Alteratletica Locorotondo/35'40") e alla inossidabile Giulia Schillani (Sportiamo/38'33"). Il duello a distanza fra Wanjohi e Weissteiner, secondo quanto fatto intendere dallo stesso presidente della Trieste Atletica Omar Fanciullo, potrebbe trasformarsi in un testa a testa reale nel corso della prossima edizione.
La classifica di società, che tiene conto del più alto numero di atleti portati al traguardo, ha premiato il Gruppo sportivo San Giacomo, davanti alla Trieste Atletica e al Gruppo Generali.
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