Moto3, Fenati e Bastianini rialzano il borsino azzurro

Dopo un periodo grigio, i giovani piloti italiani ricominciano ad avere ambizioni Sanchini (commentatore Sky): «La Moto2 stenta? Formula da rivedere...»
Di Davide Casarotto
Valentino Rossi accoglie in ginocchio davanti al box il pilota italiano Romano Fenati (Ktm) che ha vinto il Gp d'Italia nella categoria della Moto3 sul circuito del Mugello, 1 giugno 2014. ANSA/UFFICIO STAMPA SKY SPORT ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++
Valentino Rossi accoglie in ginocchio davanti al box il pilota italiano Romano Fenati (Ktm) che ha vinto il Gp d'Italia nella categoria della Moto3 sul circuito del Mugello, 1 giugno 2014. ANSA/UFFICIO STAMPA SKY SPORT ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

Se la MotoGp è monopolizzata dal fenomeno Marc Marquez nelle due classi minori del Motomondiale, Moto3 e Moto2, i giochi sono ancora aperti. E Misano diventa uno snodo cruciale per l’assegnazione dei due titoli. Con la possibilità, soprattutto in Moto3, che qualche nostro portacolori si tolga delle soddisfazioni. Ne abbiamo parlato con Mauro Sanchini, voce tecnica Sky dei due campionati.

Partiamo dalla Moto3. Una classe che si è rivelata altamente spettacolare.

«Sì e devo ammettere che non me l’aspettavo. Vedere in alcune occasioni, come a Brno o al Mugello, 18 piloti lottare per la vittoria è davvero un bello spettacolo».

L’Italia ha ancora in corsa per il titolo Romano Fenati. Che ha pagato un po’ di discontinuità dopo un grande avvio.

«Innanzitutto c’è da premettere che il suo team, lo Sky- Vr46, è partito con grandi mezzi ma trattandosi di una formazione nuova ha pagato lo scotto di non avere molti dati a disposizione. Sinceramente non mi aspettavo nemmeno che vincessero subito delle gare, invece l’hanno fatto. Tornando a Fenati, è stato rallentato da alcune rotture tecniche ma può ancora dire la sua: 44 punti in un campionato così aperto non sono tanti».

La Moto3 ha in Jack Miller il suo personaggio alla Marquez?

«Sta facendo un campionato da dominatore. Ora che sa di passare in MotoGp sta correndo più da calcolatore perché vuole arrivarci da campione del mondo».

Oltre a Fenati, quali altri italiani possiamo vedere tra i protagonisti a Misano?

«Innanzitutto Enea Bastianini, la sorpresa vera di questo 2014. È cresciuto di gara in gara e guida molto bene in qualsiasi situazione. Mi aspetto molto da Francesco Bagnaia ma anche da Alessandro Tonucci e Niccolò Antonelli».

Situazione più difficile per i nostri colori in Moto2, soprattutto dopo l’infortunio di Simone Corsi.

«Un peccato perché era il pilota che ci stava regalando più soddisfazioni. La Moto2 è un campionato di alto livello e si vede dall’andamento delle gare, che vengono decise molto prima dell’ultimo giro. Diventa difficile per i nostri inserirsi tra i migliori. Mi aspetto buone cose da Franco Morbidelli e Mattia Pasini. L’aria di casa fa bene e potranno tirare fuori qualcosa in più».

Che futuro aspetta Moto2 e Moto3? La classe di mezzo è destinata ad andare in crisi visto l’interesse dei team MotoGp per i piloti della categoria più piccola?

«Credo che questo fenomeno sia dovuto a una coincidenza di situazioni che vede i talenti più interessanti in Moto3. Secondo il mio parere la Moto3 è una formula indovinata. In Moto2 spero si cambi: andrebbero resi liberi i motori, in questo modo le Case possono rientrare aumentando l’interesse di pubblico e sponsor per la categoria. In più introdurrei un’elettronica propedeutica al salto in MotoGp».

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