Mosetti, il portiere che rilancia i carsolini

In sei incontri solo tre reti subite: «Qui mi trovo bene, possiamo salvarci»

MONRUPINO. Prima la lesione dei legamenti del ginocchio, poi la rottura della mano. Solo un anno fa il destino del portiere ligure Filippo Mosetti Casaretto sembrava davvero segnato dalla malasorte. Poi la nuova sfida, che destino ha voluto passasse per... il Carso triestino. Dopo sei partite da protagonista assoluto, Mosetti Casaretto racconta la sua nuova vita in biancorosso: «Sono davvero felice di essere arrivato qui. Certo, ammetto che la prima settimana passare da Genova e Repen è stato un po' difficile, ma grazie alla mia fidanzata, ai miei compagni e alla società del presidente Kocman posso davvero dire di sentirmi a casa, anche così lontano dalla mia Genova». In sei incontri l'estremo difensore ha incassato solamente tre reti, parando un calcio di rigore nello sfortunato match di Montebelluna e facendosi notare con interventi decisivi. «Sono contento di essere tornato a giocare e dare il mio contributo alla squadra. Per quanto ho visto, abbiamo i mezzi per salvarci direttamente o tramite i play-out. Abbiamo gli attributi, lo abbiamo dimostrato raddrizzando le partite con Legnago e Triestina». Nel curriculum del portiere classe 1990 tante squadre. «Ho giocato per cinque anni con le giovanili della Sampdoria. Poi sono passato alla Sanremese. Con la Valenzana la prima esperienza in serie C2, seppur in panchina, e con il Bellaria Igea Marina l'esordio tra i professionisti», ricorda l'estremo difensore. Poi la splendida parentesi con il Ponte San Pietro Isola con i play-off in serie D, la tragicomica esperienza con l'Arenzano Borgorosso, i due anni al Chiavari. Le beghe fisiche iniziano nella stagione 2013-14 al Sorrento: durante il ritiro con la squadra Mosetti Casaretto si lesiona i legamenti del ginocchio e si trova senza squadra. Torna a giocare con la Massese in D, prima di infortunarsi alla mano pochi mesi fa con l'Argentina Arma. «Un mio compagno di squadra mi ha tirato un calcio rompendomi la mano sinistra. La società ha deciso di mandarmi via mentre ero ancora col gesso», racconta il giocatore ligure. Dopo la radioterapia il procuratore di Filippo, Daniel Picconcelli, trova l'accordo per portare al Kras Repen la coppia formata da Mirko Rondinelli e Manuele Del Nero. A inizio gennaio ecco il terzo arrivo dato proprio da Mosetti Casaretto. «Spero che da Monrupino possa ripartire la mia carriera – conclude il portiere – innanzitutto conquistando la salvezza. E poi si vedrà».

Riccardo Tosques

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