Mondiali per club, oro al Saturnia

Argento al Cmm Sauro e al triestino di Padova Martini
L'equipaggio del Saturnia festeggia
L'equipaggio del Saturnia festeggia

Triestini protagonisti ai Campionati del Mondo per club di coastal rowing a Salonicco, con un titolo iridato per il Saturnia nel 4 di coppia con timoniere (Tedesco, Brezzi Villi, Mansutti, Ferrarese, timoniere Gioia), ed i due argenti per il doppio del Cmm N.Sauro (Milos, Donat) ed il singolo della Canottieri Padova del triestino Martini.
Campo difficile quello greco, con un vento che ha messo in seria difficoltà i concorrenti e in alcuni casi ha provocato problemi tecnici all'attrezzatura ed in alcuni casi cadute in mare, tanto che la giuria a causa del peggioramento delle condizioni ha deciso di accorciare il percorso portandolo a 4650 metri.

Partiva con i favori del pronostico il 4 di coppia con timoniere del Saturnia, chiamato a difendere il titolo conquistato in Svezia lo scorso anno. Forte degli azzurri Brezzi Villi e Mansutti (sull'otto ai Mondiali under 23), Tedesco (ai Mondiali pesi leggeri) e Ferrarese (ai Mondiali universitari), timonati dall'esperto Gioia, la barca triestina è partita forte, decisa a guadagnare da subito il vantaggio che le permettesse di amministrare la finale, mettendosi al riparo da possibili imprevisti dati dalle condizioni del mare.

Un gruppetto di 5 barche ha preso il comando della regata, oltre ai triestini, i genovesi dell'Elpis gli ungheresi del Budapest e la barca ucraina. Dopo una buona partenza e con traiettorie sapientemente tracciate dal timoniere, il Saturnia ha recitato a memoria il copione che ha portato la barca di viale Miramare in testa tenuta sempre d'occhio dai più diretti inseguitori. Ma i cinque triestini hanno imposto il loro ritmo presentandosi in solitario sull'ultimo lato, andando a riconfermarsi campioni iridati con 48” sugli ungheresi e quasi 2 minuti sull'Elpis. Nella finale B del 4 di coppia, 7° posto per Adria di Romano, Pedarra A., Castriotta, Tumburus, Pedarra P.

Nel singolo, si è ripetuta la sfida del 2013 tra lo svedese Berg, lo spagnolo Etxarte ed il triestino targato Canottieri Padova Simone Martini. Ottima partenza per il gigante triestino, primo in prima boa, con lo svedese ai talloni ed un gruppetto di inseguitori a poca distanza. Sul secondo lato un problema tecnico costringeva Martini ad un breve rallentamento, ne approfittava Berg che lo superava ed i due proseguivano fino all'ultimo lato in continui attacchi. Sul traguardo primo lo svedese, argento per Martini, terzo Etxarte.

Una finale dai toni accesi quella del doppio maschile, vissuta sin dalla partenza sul confronto dei due equipaggi italiani in gara (Elpis e Cmm Sauro), e quello dei padroni di casa dei fratelli Gkountoulas, con i genovesi fratelli Garibaldi che dovevano difendere il titolo mondiale 2013, i triestini Milos e Donat che volevano salire di nuovo sul podio dopo il bronzo ad Helsingborg, ed il doppio greco a cercare una prestazione dignitosa davanti al pubblico amico. Gara tiratissima, con Elpis e Cmm che hanno lottato colpo su colpo fin sul traguardo dove, dopo quasi 5 km di gara, solo 2” hanno diviso le due prue: titolo ai Garibaldi e meritata medaglia a Milos e Donat. Nella stessa finale, 11° posto l'equipaggio del Saturnia di Parma e Ghidini.
 

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