Milanese: "Unione, si cambia. A Dro una trasferta da pro"
TRIESTE. Dopo la vittoria nell'asta e in attesa del rogito di martedì che sancirà definitivamente la nascita dell'Unione Sportiva Triestina Calcio 1918 e consegnerà le redini a lui e a suo cugino Biasin, Mauro Milanese è già concentrato sul match di domani a Dro.
Una prima tappa nella quale vuole dimostrare che la Triestina ha già cambiato pagina, fin dalle modalità della trasferta. Giusto per mettere in archivio certi viaggi rocamboleschi del passato, tipo quello da Marina adi Ravenna al Trentino nella mattinata del play-out dello scorso anno.
Milanese, già da questa trasferta vuole dare un'altra immagine della Triestina?
Sì, anche se siamo in serie D e lottiamo per salvarci, siamo la Triestina, e io voglio subito dare uno stile e un'immagine professionistica alla società preparando la trasferta per bene: quindi oggi, dopo la rifinitura mattutina, pranzo tutti assieme a Villa Nazareth e quindi alle 14 partenza in pullman per il Trentino. Cena e pernottamento per recuperare dal lungo viaggio, quindi domani colazione e ulteriore colazione prepartita. Insomma, la prepariamo come deve prepararla una società professionistica.
La squadra ha accolto bene quanto successo in settimana?
Dopo l'asta ho parlato con i ragazzi e il tutto si è concluso con un applauso. Ora la squadra è serena e tranquilla, i ragazzi possono e devono pensare solamente al calcio. Quello che avevo detto, ho fatto, e questo è stato apprezzato molto. Ora bisogna salvarsi.
Anche la questione marchio si è risolta subito con i tifosi.
Sì, sono contento. Del resto fin da quel primo incontro nella sala stampa del Rocco, con umiltà ho detto che o si facevano le cose assieme, remando tutti dalla stessa parte, oppure nemmeno cominciavo. Che poi se il cammino sarà positivo ne beneficeranno la città e i tifosi. Perché giocatori e presidenti passano, ma Trieste e la gente restano. Quindi stare tutti assieme è un atto di coerenza. Poi per carità, capiterà di sbagliare, ma spero di sbagliare poco.
Adesso Dro e Ufm, due scontri diretti: cosa si aspetta?
Si parte sempre per vincere tutte le partite, ma dico che per 4 punti firmerei anche adesso. Poi se vinciamo a Dro vedremo, le cose verranno di conseguenza. Lo so che per il rientro della curva, il ritorno del marchio e altri motivi il derby in casa con l'Ufm per molti sarà un evento fondamentale. Ma razionalmente, al momento, per me la partita di Dro è al 51 contro il 49 per cento di importanza.
E ai francesi che l'avevano accusata di pensare solo alla prima squadra cosa risponde?
Niente di più falso. Io ho solo detto che serve una prima squadra almeno in Lega Pro, per poter poi fare i giovanili nazionali e far crescere meglio i giovani. Ma sto lavorando anche alla ricostruzione del settore giovanile e ai campi da gioco.
I tifosi non vedono l'ora di conoscere Mario Biasin.
Mio cugino ha cancellato tutti gli impegni per la settimana a cavallo dell'ultima di campionato con il Venezia: sarà qui in quei giorni, quindi vorrei presentarlo proprio in quella partita. E magari anche festeggiarlo con una bella accoglienza, risultati favorevoli permettendo. Anche se l'atto notarile sarà fatto prima, quel giorno sarebbe anche bello dargli simbolicamente il marchio.
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