Meritata Eccellenza per la Juventina: pari con il Sevegliano ed è festa

Decisivo il gol di Kevin Kerpan realizzato al primo minuto della ripresa. È la seconda volta che Sepulcri porta i suoi ragazzi alla categoria superiore
Marco Bisiach

GORIZIA Finisce con un tripudio di fumogeni e bandiere, biancorossi entrambi, e le lacrime di gioia del popolo di Sant’Andrea (presidentissimo Marco Kerpan in testa) che si mischiano allo spumante.

Ne scorrerà a fiumi in serata in via del Carso, assieme alla birra, e si capisce, perché la Juventina è tornata in Eccellenza. Lo ha fatto pareggiando 1-1 in casa il big match, praticamente uno spareggio, contro il Sevegliano Fauglis, conquistando quel punticino e quel mattoncino che mancavano a completare una costruzione magnifica, la stagione messa in piedi da mister Nicola Sepulcri e dai suoi ragazzi, in testa al girone B di Promozione praticamente dall’inizio alla fine, e ora campioni con miglior attacco e miglior difesa, oltre ad un’altra serie di primati assortiti nel torneo.

La recita decisiva, quella contro i friulani secondi della classe, non è stata la più divertente, e del resto considerando la posta in palio era lecito aspettarsi una gara spezzettata e nervosa, equilibrata e ruvida.

Così è stato, ma poco importa: onore al Sevegliano Fauglis che ha confermato di essere all’altezza della capolista, e onore soprattutto alla Juventina, che ha un gruppo per qualità tecniche e per coesione già all’altezza del piano superiore.

Quello con il quale i biancorossi si confronteranno tra quale mese. Della sfida di ieri in via del Carso, in sé, non c’è poi tantissimo da raccontare, se non che a deciderla è stato un gol (peraltro magnifico) di un uomo che non può essere un giocatore qualsiasi: Kevin Kerpan che veste la maglia numero dieci, ma che è anche il figlio di Marco, in sella alla presidenza biancorossa da 25 anni a questa parte, e che ha festeggiato proprio prima del calcio d’inizio le 100 presenze con la squadra del cuore, quella in cui è cresciuto fin da bambino. Il gol è arrivato al primo minuto e al primo affondo della ripresa dopo un primo tempo bruttino anziché no, nel quale falli, proteste, ammonizioni e persino accenni di rissa hanno riempito i taccuini ben più che occasioni da rete e azioni spettacolari.

In avvio la Juventina ha provato a fare la voce grossa, attaccando subito, per lanciare un segnale agli avversari, come a dire “ci basta il pareggio ma vogliamo vincere”. Un tiro di Selva ha scaldato le mani a Nardoni dopo cinque minuti, ma poi il portiere ospite non ha più avuto grosso lavoro. Così come il suo collega Gregoris, del resto, visto che anche se il Sevegliano Fauglis è cresciuto alla distanza, praticamente non sono arrivati tiri nello specchio della porta, con solo un paio di tentativi fuori misura. Poi, dopo il riposo, come detto l’acuto che ha cambiato le cose e persino i destini della Juventina. Bellissima triangolazione tra Kerpan e Hoti, che di tacco libera il compagno in area, e Kevin che trova con il suo sinistro la traiettoria perfetta per bucare Nardoni nell’angolino basso. E’ l’1-0 che avvicina l’Eccellenza, ma non la garantisce ancora, visto che il Sevegliano Fauglis, pur più con i nervi e la voglia che con il gioco, reagisce. Al 28’ Selva spara alto una bella imbeccata di Piscopo, ma nel finale alla “Juve” viene un po’ il braccino, e i friulani si gettano all’assalto. Assalto premiato al 34’ dal gol di Ferrante (precisa girata di testa su punizione di Battistin), che trasforma gli ultimi minuti in un rodeo. Il risultato però non cambia più, e al triplice fischio finale del signor Cerqua di Trieste può partire la festa biancorossa. Tutti infilano la maglietta celebrativa con la scritta “Mi smo Campioni!” (Siamo campioni), il presidente Kerpan può sciogliere in abbracci, sorrisi e lacrime tutta la sua tensione e Nicola Sepulcri diventa il primo allenatore a regalare alla “sua” Juventina due promozione in Eccellenza. Chapeau.

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