Maurizio Lombardo e la Juventus si separano

Dopo 9 anni il segretario generale triestino lascia la Signora. Il successo più bello? Il primo scudetto, al “Rocco”
Il triestino Maurizio Lombardo, ex segretario generale della Juventus
Il triestino Maurizio Lombardo, ex segretario generale della Juventus

TRIESTE Da ieri la Juventus ha perso un pezzo (importante) di Trieste. Il club piemontese ha ufficializzato la risoluzione consensuale del contratto con Maurizio Lombardo, il 46enne segretario generale nato all’ombra del colle di San Giusto. Arrivato alla corte della Signora all’inizio della stagione 2011-12, il dirigente calcistico triestino aveva stupito tutti con una folgorante carriera. Dopo aver giocato con il Ponziana, dalle giovanili alla Prima squadra, Lombardo scelse di appendere prestissimo gli scarpini per puntare tutto sullo studio: scelta più che azzeccata. Si laurea in Scienze statistiche ed attuariali, dopo aver studiato in Italia e a Copenaghen, dove apprende alla perfezione l’inglese. Il calcio, accantonato almeno in apparenza, rimane in realtà un chiodo fisso.

Chiusi i libri, Lombardo entra nella Triestina dove occupa il ruolo di segretario del settore giovanile. Sono anni importanti, il presidente è Amilcare Berti, la città passa dalla C2 ad un passo dalla serie A. Lombardo è giovane, umile, ma stakanovista. E capce. Durante il corso frequentato a Coverciano, viene notato dal ds del Brescia, Gianluca Nani. È un colpo di fulmine. Il dirigente triestino si sposta in Lombardia dove completa il suo processo di crescita professionale (e personale) nel ruolo di segretario generale delle rondinelle. Il suo modo di fare, il suo carisma non passano inosservati.

E così, nell’estate del 2011, a soli 27 anni, arriva l’enorme salto di qualità: la chiamata dalla Juve. «Lavorare alla Juventus significa lavorare con un presidente e un amministratore delegato di altissimo livello in un ambiente nel quale respiri la forza dell’esperienza e della tradizione e al tempo stesso la ricerca continua del “di più”. Del resto, è il grande insegnamento del calcio, ma direi di tutto lo sport: anche se hai appena vinto una partita importantissima, devi già pensare alla prossima e a giocare sempre meglio. Avviene per i giocatori in campo, ma avviene anche per lo staff negli uffici», raccontava in un’intervista al Piccolo durante una sua calata a Trieste. Ieri il comunicato della Juve che sul proprio sito saluta Lombardo, che «con la sua professionalità ha contribuito alla gestione dell’area sportiva e ai numerosi successi conseguiti fino ad oggi». Il contratto di Maurizio sarebbe scaduto nel giugno del prossimo anno. Cosa rimane di questi 9 anni? Tantissime gioie, chiaramente. Una su tutte: il primo scudetto vinto da dirigente allo stadio “Rocco”. Il sogno per un triestino bianconero.

Riproduzione riservata © Il Piccolo