Calcio e basket, non c'è pace tra gli ulivi per lo sport triestino
Il 13 aprile poteva rappresentare la giornata del chiarimento, invece le cose non sono andate come sperato

La data del 13 aprile, domenica (sportiva) delle Palme, per la Trieste del calcio e del basket era cerchiata in rosso da tempo.
Poteva rappresentare in effetti la giornata del chiarimento, se non della svolta, per la stagione delle due nostre “amate”. Che non vanno però adesso accomunate con medesime critiche, dopo i due derby giuliano-veneti.
Non era facile infatti pronosticare un successo della Triestina contro un Padova che in classifica certificava più del doppio dei punti raccolti in campionato dagli alabardati. Certo, i punti del nuovo corso di mister Attilio raccontavano un’altra storia, ma il cinismo e la qualità di una squadra che sorretta non da un manipolo ma da un reggimento di tifosi, si giocava una bella fetta di serie B sul prato del Rocco, non poteva che mettere in scena il match visto allo stadio e sul 201 di Sky Sport.
La Triestina ha poco su cui recriminare, come poche sono state le palle gol costruite: non certo sufficienti per assegnare il titolo di migliore in campo al portiere delle galline biancorosse.
Il Padova ha invece di che gioire, capace come è stato di capitalizzare al massimo il blitz in apertura, di indubbia fattura e straordinaria efficacia. Una volta di più siamo allora d’accordo con la lucida analisi di Tesser che chiede di voltar pagina, cancellare l’episodio senza i suoi possibili contraccolpi e guardare avanti. A proposito di altri derby… a nord est!
Discorso diverso invece tra i canestri.
Ad un mese dal cous cous trapanese, la “pazzerellona” squadra di Christian ha riproposto la dieta di canestri al contrario, con una nuova indigestione di 100 e più punti subiti.
Lasciando senza parole lo stesso coach della Bryant University, che si stava convincendo di aver quasi ultimato la “formazione” di una squadra dal punto di vista sia tecnico che mentale. Alzi la mano infatti chi, dopo la reazione alla disastrosa trasferta siciliana con quei convincenti successi in serie, non si era convinto del fatto che nulla era precluso in questa eccezionale stagione biancorossa.
Ed invece, pescata nuovamente dal mazzo non la carta “probabilità” ma quella degli “imprevisti”, per la corsa ad un bel posto nella grata dei play-off si riparte dal via, anche se con una discreta dote dopo l’impresa di Sassari contro Tortona.
Quattro punti di margine che non devono tranquillizzare troppo, perché i derby del nord est – come detto – non finiscono mai: non c’è solo un Vicenza-Triestina il venerdì santo, ma si avvicina anche un sabato di passione la sera dopo, con più di trentatré trentini in arrivo al PalaRubini. Dopo la domenica delle palme, vien da dire che “non c’è pace tra gli ulivi”.
Bel film, ma noi chiediamo assolutamente anche un bel finale… —
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