Maran: «La squadra è viva ma deve battagliare»
«Purtroppo abbiamo dovuto fare i conti con formazioni molto forti e i risultati non sono arrivati»
TRIESTE
«Come dare torto al presidente? Non ha poi detto cose strane, io stesso non posso che essere d'accordo con lui». Rolando Maran non si tira indietro e accetta il contraddittorio. Dopo il cartellino giallo sventolato dal patron Stefano Fantinel sotto il naso dei giocatori alabardati e in attesa del duplice faccia a faccia con tecnico e squadra (ogni seduta di allenamento a partire da oggi, tra lo stadio Rocco e il campo di Opicina, potrebbe essere caratterizzata dalla sua apparizione), l’allenatore alabardato parla a ruota libera del difficile momento che riguarda la sua Triestina. Iniziando dalla gara di sabato scorso contro il Pisa che lo ha visto seduto in tribuna, squalificato proprio come in occasione del confronto di andata. Medesimi i sostituti a bordo campo (la coppia Maraner-De Falco), medesimo l’epilogo (successo di misura per i toscani).
«Nel corso della prima frazione siamo riusciti a costruire cinque o sei palle gol - esordisce Maran - non è poco. Abbiamo speso molto e, con il passare del tempo, siamo calati per poi disputare una ripresa di livello indubbiamente inferiore. Ho rivisto la gara al videotape: bravo il Pisa in fase di palleggio e in quanto ad atteggiamento tattico. Subito in vantaggio, ci hanno fatto correre tanto, forse troppo. E noi abbiamo speso molte energie per recuperare, creando occasioni limpide. Attaccando e coprendoci. Ecco perché non sono preoccupato».
Un’inquietudine che non emerge neppure alla luce del rendimento nell’ultimo mese: un punto in quattro gare, zero reti in 360’.
«Purtroppo abbiamo dovuto fare i conti con avversari molto forti e adesso, proprio come avvenuto nel girone di andata, potremo fare i conti con un calendario apparentemente più agevole e squadre meno attrezzate. Tuttavia - sottolinea il tecnico alabardato - abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo: contro Chievo e Lecce, tanto per fare due esempi. È vero, mancano alcuni punti ma io valuto anche altri elementi. Nell’arco di una stagione gli alti e i bassi ci stanno per tutti, il rammarico va piuttosto al mancato successo interno contro lo Spezia e alla ripresa contro il Pisa».
Fantinel, imbufalito, ha condannato un rendimento troppo altalenante.
«Gli alibi sono finiti, ci vogliono i punti», ha detto. «Senza risultati, diventa tutto più difficile. Ribadisco di non essere preoccupato ma aggiungo anche che anch’io pretendo convinzione e cattiveria agonistica. Dobbiamo battagliare: sempre, ogni minuto di ogni gara. Convinti e determinati. Non dobbiamo e non possiamo perdere di vista queste qualità: in serie B le gare si vincono solo con queste caratteristiche».
Il presidente ha anche battuto i pugni sui provvedimenti disciplinari: basta parlare di arbitri e solide multe, come da regolamento interno, per chi si fa cacciare fuori.
«Sotto questo aspetto, invece, abbiamo fatto dei passi avanti. Certo, Princivalli è stato espulso ma per interventi fallosi legati al gioco. Non per proteste o per atteggiamenti evitabili».
Cosa si attende dal confronto con i vertici societari. nonostante sia stata pubblicamente confermata la fiducia nei confronti dello staff tecnico?
«Per la verità - spiega Maran - non prevedo alcun faccia a faccia. Faremo un’analisi seria e sincera della situazione con l’obiettivo di migliorare sul piano delle prestazioni e dei risultati. Nulla di più. Per quello che riguarda il mio atteggiamento nello spogliatoio e le indicazioni che ho dato nelle ultime ore ai giocatori, sono cose che tengo per me».
La sterilità offensiva, ora che anche Granoche si è bloccato, costituisce un problema non trascurabile.
«È vero ma anche contro il Pisa le opportunità per segnare non sono mancate. Purtroppo, ci sono periodi nel corso dei quali anche fare gol diventa un assillo. Bisogna solo stare più attenti, evitare di farsi ossessionare dal presunto problema e le segnature arriveranno. Basta offrire qualcosa in più sul piano della convinzione e della determinazione».
Un periodo difficile, dunque, mentre all’orizzonte si profila la figura minacciosa del Mantova. Bloccati Allegretti e Princivalli dal giudice sportivo, emerge l’allarme centrocampo.
«Intanto, abbiamo recuperato Gorgone - si consola Rolando Maran dopo la seduta di ieri pomeriggio a Opicina - Non conta chi andrà in campo ma spirito e voglia di riscatto. Della Rocca e Testini hanno ripreso ad allenarsi e aspettiamo i prossimi giorni per valutare le condizioni di Sgrigna e Piangerelli che alla ripresa della preparazione sono rimasti fermi per motivi precauzionali».
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